Il Miglior Investimento per Bambini? Rimarrai Stupito…

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Scritto da Christiano

Agente di commercio, responsabile di area, responsabile di filiale ed infine, dal 2006 ad oggi, direttore della divisione noleggio della più importante società italiana di prefabbricazione metallica leggera. Appassionato di investimenti e sempre alla ricerca di modi per creare ricchezza, dal 2014 il mio obiettivo è diventato quello di raggiungere la libertà finanziaria, magari aiutando anche te…

“Dai un pesce ad un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita.”

Confucio

Sei un nonno, uno zio oppure un genitore interessato a fare il meglio per il tuo pupillo? Fornirgli esclusivamente un aiuto economico potrebbe non essere la soluzione più idonea.

Perché dico questo?

Basta guardare alle statistiche implacabili che ti mostrano come vincere un’enorme fortuna non sia effettivamente la cosa migliore che potrebbe capitarti. Quasi tutti i fortunati vincitori, infatti, non sono stati in grado di gestire le loro fortune e sono passati da milionari a spiantati in pochi anni!

Lo stesso copione si verifica anche nel caso di atleti famosi che, dopo aver lasciato una formidabile carriera sportiva, in pochi anni si ritrovano più poveri di un disoccupato. Ti starai chiedendo come sia possibile dilapidare decine di milioni di euro in pochi anni. La ricetta è per quanto semplice, diabolica… una mancata competenza finanziaria di base.

È proprio per questo motivo che ritengo sia molto più importante fornire ad un bambino competenze che lo aiutino ad eccellere nella vita ed a moltiplicare le proprie ricchezze, piuttosto che del denaro, che magari in futuro non sarà in grado di gestire.

Imparare a Gestire i Soldi

Numerosi studi hanno dimostrato che prima i bambini iniziano ad investire, maggiore sarà la ricchezza che potranno avere da adulti. Quindi è sicuramente un’ottima idea farli iniziare presto.

Per fare questo ritengo sia necessario consegnare nelle loro mani una paghetta settimanale ed insegnar loro come gestirla al meglio. Finché il bambino sarà giovane tutto sarà incentrato sulla gestione della spesa. Successivamente, più o meno dagli otto anni in su, potrai passare ad introdurre il concetto di investimento.

Personalmente, ho gestito il passaggio dall’economia basata sulla spesa a quella basata sugli investimenti fornendo un incentivo alle mie figlie. L’occasione per metterle alla prova era durante la spesa settimanale. Se decidevano di non spendere tutto, risparmiando qualcosa, erogavo un interesse sostanzioso che potesse far loro apprezzare il sacrificio fatto.

Diversamente, se avevano una spesa impellente, che non poteva assolutamente essere rimandata, fornivo quanto necessario, ma con l’impegno preciso a restituire quanto ricevuto in prestito. Gli interessi erano elevati e dopo le prime esperienze negative, penso abbiano ben capito la differenza tra il debito buono ed il debito cattivo.

Successivamente, quando questi concetti erano ben radicati, ho iniziato a porre la loro attenzione sulla pianificazione inserendo un obiettivo di spesa nella loro programmazione. Un nuovo tablet, un gioco per la Switch, insomma un qualunque obiettivo di spesa che avessero in mente. In questo modo possono sperimentare la necessità di avere un budget, che consenta di capire quello che è realmente possibile permettersi. Il concetto è questo, abbiamo concordato una paghetta, parte di questa deve essere utilizzata per le spese correnti (un gelato, una bibita, un piccolo gadget…), un’altra parte va impiegata per il proprio obiettivo di medio/lungo (un tablet, una bicicletta ecc..), l’altra parte dovrà essere accumulata e successivamente investita per quando si diventerà grandi!

Insegnare ad un bambino ad investire i soldi in suo possesso presenta notevoli vantaggi.

In primo luogo gli consente di compiere gli inevitabili errori che chiunque dovrà fare nella propria vita molto prima. Questo consente di minimizzare l’impatto dell’errore stesso. Un conto è buttare qualche centinaio di euro in una scelta d’investimento sbagliata quando si è piccoli ed un conto è aprire un’attività fallendo e bruciando decine di migliaia di euro da più grandi.

Secondariamente risparmiare sin da piccoli consente di far lavorare il tempo a tuo favore e di sfruttare la forza dell’interesse composto. Raggiunta la maggiore età il ragazzo potrebbe trovarsi con un bel gruzzolo e (magari) avrà avuto anche il tempo di comprendere che non dovrebbe certamente sprecarlo nell’acquisto di una passività, come una nuova automobile fiammante ad esempio. (approfondisci il concetto leggendo l’articolo dedicato agli insegnamenti trasmessi dal famoso libro di Robert Kiyosaki, Padre Ricco Padre Povero)

CONTRIBUZIONE SETTIMANALECAPITALE ACCUMULATO A 18 ANNICAPITALE ACCUMULATO (2% INTERESSE)CAPITALE ACCUMULATO (4% INTERESSE)CAPITALE ACCUMULATO (6% INTERESSE)
€ 5,00€ 3.120,003.357,00€ 4.063,00€ 4.649,00
€ 10,00€ 6.240,00€ 7.114,00€ 8.126,00€ 9.299,00
€ 15,00€ 9.360,00€ 10.671,00€ 12.189,00€ 13.948,00
€ 20,00€ 12.480,00€ 14.228,00€ 16.252,00€ 18.597,00
€ 25,00€ 15.600,00€ 17.784,00€ 20.315,00€ 23.247,00
€ 30,00€ 18.720,00€ 21.341,00€ 24.378,00€ 27.896,00
€ 35,00€ 21.840,00€ 24.898,00€ 28.441,00€ 32.545,00
€ 40,00€ 24.960,00€ 28.455,00€ 32.504,00€ 37.195,00
€ 45,00€ 28.080,00€ 32.012,00€ 36.567,00€ 41.844,00
€ 50,00€ 31.200,00€ 35.569,00€ 40.630,00€ 46.494,00
Tabella che mostra quanto un giovane potrebbe mettere da parte iniziando a risparmiare a 6 anni

Prima di passare fisicamente al concetto degli investimenti vero e proprio, però, è necessario che capiscano bene come funziona questo mondo. Ma se quasi tutti i genitori sono in grado di insegnare ed aiutare i propri figli a superare le varie insidie che la vita gli metterà di fronte, purtroppo non è altrettanto facile che siano in grado di aiutarli nel difficile compito dell’educazione finanziaria.

Le statistiche, infatti, mostrano che i genitori sono quelli che influenzano maggiormente il comportamento finanziario dei propri figli e, sfortunatamente, in pochissimi sono in grado di fornire i giusti insegnamenti in tale area, che viene vista molto spesso quasi come un tabù, un argomento da evitare piuttosto che sul quale concentrare la propria attenzione.

Fortunatamente esiste una facile soluzione che consente ai bambini di imparare la gestione finanziaria, ed insegnarli il concetto di investimento, divertendosi. Esiste una maniera migliore di insegnare ai bambini se non giocando?

Imparare Giocando

Per insegnare ai bambini i rudimenti dell’educazione finanziaria, allo scopo di aiutarli a raggiungere il più velocemente possibile la libertà finanziaria quando saranno grandi, possiamo dire nuovamente grazie a Robert Kiyosaki ed al suo famoso gioco CashFlow Game.

Una bella serata in famiglia può essere un’ottima maniera non solo per divertirsi, ma per imparare a riconoscere le attività e le passività, a comprendere quali sono gli investimenti da preferire e ad usare il debito per massimizzare i profitti dei tuoi investimenti.

Il gioco è studiato per insegnarti che è molto più importante la gestione del proprio reddito rispetto al reddito stesso. Nel gioco può benissimo succedere, infatti, che l’umile impiegata riesca a conquistare la libertà finanziaria ben prima del facoltoso medico.

Scopri come si gioca, leggendo l’articolo dedicato a CashFlow, il gioco da tavolo di Robert Kiyosaki.

Conclusioni

Cosa è meglio per un bambino? Soldi oppure una sana educazione finanziaria? Penso non ci siano dubbi in merito. Sarebbe come mettere alla guida di una formula 1 un ragazzino, non riuscirebbe neppure a completare un giro di pista.

Quindi è inutile consegnargli esclusivamente dei soldi, oppure investire denaro in sua vece… perché senza la capacità di saperli gestire, sarà tutta fatica sprecata. Potrai sempre consegnare o destinargli parte della tua ricchezza, ma non prima che sia in grado di gestirla.

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