La nostra più grande mancanza non sono i soldi per ogni impresa, ma piuttosto le idee. Se le idee ci sono e sono buone, il denaro in qualche modo fluirà dove è necessario.
Robert Schuller
Come faccio a risparmiare per poter realizzare il mio desiderio?
La risposta a questa domanda richiede che tu ti ponga un altro quesito: «Sai dove stai andando? Hai già un piano che ti permetta di sapere cosa vuoi veramente ottenere nella vita?».
Sul web esistono miriadi di siti da cui prendere spunti per risparmiare denaro. Tuttavia, in questo caso, il mio scopo non è quello di “allungare la lista” ma, semplicemente, fornirti alcune indicazioni da tenere in considerazione nella vita di tutti i giorni. Mi piacerebbe farti capire come eliminare quel 20% di spese responsabili dell’80% dei tuoi sprechi. Soprattutto, il mio obiettivo è portati a comprendere il concetto più importante: la necessità di avere un piano ben definito.
La decrescita felice non esiste

Sappi che la «decrescita felice» non esiste! Sicuramente dovrai porre attenzione ad evitare gli sprechi, ma mai potrai rendere il risparmio traguardo unico della tua esistenza: non reggeresti a lungo. Occorrerà una situazione momentanea che fa parte del tuo personale piano di azione.
Facciamo un esempio. Quando io e Christiano ci siamo finalmente resi conto che stavamo vivendo una vita “alla giornata”, per prima cosa abbiamo deciso di razionalizzare le nostre spese utilizzando un’applicazione in cui annotavamo tutto. Per un anno circa abbiamo mantenuto una certa rigidità, poi, una volta ritrovato il nostro equilibrio finanziario ed ottenute nuove entrate, abbiamo potuto espandere nuovamente le nostre spese. Come dice Dan Lok, ogni anno dovresti avere entrate in crescita e l’incidenza delle spese non dovrebbe essere maggiore dell’anno precedente. Qui, però, iniziano i problemi: se sei dipendente, come potrai ampliare le tue entrate?
Ecco perché sarebbe necessario trovarsi sempre nella parte “giusta” del «quadrante di Kiyosaki». La formula della ricchezza, in linea teorica, è abbastanza ovvia: spendi meno di quello che guadagni ed investi la differenza. Se gradisci vedere come e dove investire, ti suggerisco di leggere qualche suggerimento di Chris che trovi sul blog.
Le spese sono incomprimibili

Devi renderti conto che le spese sono incomprimibili. Perché? Esistono due forze che ti impediscono di limitare e di ridurre le spese: da un lato abbiamo il «Mostro di Jekyll Island», dall’altro il fatto che vivere richiede inevitabilmente che tu sostenga dei costi, che non potrai permetterti di azzerare o ridurre. Il potente «mostro Inflazione» è in grado di derubare i tuoi sudati risparmi e tu, senza nemmeno accorgertene, ti troverai ad essere controllato dal medesimo mostro. Inoltre non potrai limitarti costantemente per tutta la tua esistenza: è importante che il tuo comportamento virtuoso venga premiato.
Tuttavia, esistono alcune accortezze per realizzare il tuo piano. Orientarsi sul metodo giapponese, anziché su quello americano, sarà ad esempio molto importante. A che mi riferisco con «metodo giapponese»? Te lo spiego subito.
Le persone in Giappone sono maestre della vita minimal, in grado di accontentarsi di meno in tutti gli aspetti della vita, che si tratti di riordinare gli oggetti personali o di cucinare. Al centro di tutto questo, però, c’è il Kakeibo: il diario di bilancio utilizzato per fissare obiettivi di risparmio e spendere con saggezza. È semplice: all’inizio di ogni mese ti siedi con il tuo Kakeibo e pensi a quanto vorresti risparmiare e cosa dovrai fare per raggiungere il tuo obiettivo. C’è spazio per annotare la spesa settimanale e riflettere sul mese appena trascorso.
Un Kakeibo aiuta a rendere il risparmio una parte della tua vita quotidiana, dandoti anche l’opportunità di riflettere e migliorare ogni mese. È un modo ideale per tenere sotto controllo le tue spese e iniziare a raggiungere i tuoi obiettivi, trovando modi per risparmiare e permetterti, così, ciò cui tieni di più nella vita. Se questa idea ti piace puoi acquistarne subito uno su Amazon.
Un esempio? Già sarà qualcosa se farai attenzione alle spese veramente importanti. Vale la pena, per dirne una, fermarsi ogni giorno al bar a prendere un caffè? Non è forse è meglio abituarsi ad una sana colazione a casa?
Topo Spendaccione e Topo Risparmione
Iniziamo con la consueta storia. Dato che uno degli obiettivi del blog è aiutarti ad uscire dal “cammino del topo”, in cui moltissimi si trovano intrappolati senza nemmeno rendersene conto, nella mia storia utilizzerò lo stereotipo del «topo».
C’erano una volta due topolini, «Topo Spendaccione» e «Topo Risparmione». Entrambi frequentarono le stesse scuole ed intrapresero un percorso formativo analogo. Tuttavia, i risultati che ottennero nel corso della vita furono molto diversi. Perché?
Apparentemente, Topo Spendaccione viveva molto meglio di Risparmione: vestiva molto elegante ed era sempre alla guida di auto fiammanti e di grossa cilindrata. Topo Risparmione, invece, vestiva in maniera più sobria e guidava auto più modeste.
Un giorno, Topo Spendaccione si trovò senza lavoro, a causa del fallimento dell’azienda per cui lavorava: fu una tragedia. Che ne sarebbe stato di lui e della sua famiglia? In effetti, non avendo mai avuto un piano preciso o un obiettivo prefissato da raggiungere, ed essendosi votato sempre e solo a vivere oltre le proprie possibilità, ora si trovava veramente nei pasticci.
Topo Risparmione, invece, aveva sempre seguito la regola: «Una parte di tutto ciò che guadagni è tua e devi conservarla per reinvestirla in seguito». In questo modo, si era trovato così, ogni anno, a migliorare il proprio tenore di vita. I sacrifici fatti erano stati ogni giorno ricambiati. Aveva investito in attività: ora si trovava così con rendite sicure per il futuro. I soldi stavano lavorando per lui. Aveva investito il suo tesoro con saggezza, consultando chi era più esperto a maneggiare il denaro: in questo modo, poteva garantire una vita ricca e serena a tutta la famiglia.
Procedi in modo da agire sia in difesa che in attacco

Avere un budget potrebbe esserti utile: in realtà, però, quello che ti serve è un piano. Ciò che ha consentito a Topo Risparmione di riuscire nella vita è stato avere un obiettivo preciso. Aveva ben chiaro che, per poter diventare ricco e prendersi cura della propria famiglia, mettendola al sicuro da eventi imponderabili, avrebbe dovuto stabilire regole definite. Anzitutto, aveva capito la necessità di tenere ogni mese una parte per sé, da reinvestire saggiamente.
Basta ricordare ciò che leggiamo nel libro «L’uomo più ricco di Babilonia», come dicevamo: «Una parte di ciò che guadagno è mia e la devo conservare». Dillo al mattino quando ti alzi, dillo a mezzogiorno; ripetilo alla sera, ad ogni ora del giorno. Ripetilo a te stesso finché le parole non ti si imprimeranno come lettere di fuoco nel cielo.
In altre parole, identifica una percentuale ragionevole dei tuoi guadagni da conservare ogni mese, che non sia inferiore al 10%, rendendoti disponibile a modificare le tue spese per riuscirci. In seguito,
impara a far lavorare per te il tesoro accumulato: assicurati di ottenere una rendita per il futuro. A questo proposito, ti consiglio di leggere l’articolo «Vivere di rendita».
Ricorda: il risparmio è importante, ma da solo non basta! Occorre passare all’attacco ed investire in maniera saggia.
Come risparmiare ogni mese, alcuni consigli
Prima pensa al profitto

Qualche anno fa, ci siamo imbattuti in alcuni testi di Mike Michalowicz. Da allora, ci siamo dedicati a vedere in maniera diversa la nostra vita. Per la gestione dei nostri affitti, abbiamo deciso di applicare la filosofia del «Profit First».
Come funziona? Semplice. Basta cambiare il proprio punto di vista.
Normalmente, quando si parla di profitto, si pensa alla seguente formula: «entrate – uscite = profitto». È sufficiente cambiare profitto con uscite e si ottiene la nuova formula: «entrate – profitto = uscite». In effetti, se ci pensi bene, i poveri si concentrano sulle spese ed investono la differenza, i ricchi invece si concentrano sugli investimenti e spendono quello che resta.
Premesso questo, è necessario dotarsi di regole fisse di gestione ed organizzazione delle proprie entrate. Ad esempio, al fine di gestire in maniera saggia il derivato dei nostri affitti, abbiamo deciso di utilizzare la filosofia del «Profit First» di Michalowicz. Così, abbiamo creato un sistema bancario allineato al modo in cui pensiamo e operiamo.
Quindi, nel caso in cui ti trovassi a dover gestire un’attività, che cosa dovresti fare?
- Anzitutto, anziché avere un unico conto in banca, Profit First ti suggerisce di averne quattro. Le tue entrate dovranno essere suddivise in tutti e quattro: un conto di profitto (ovvero dedicato al premio per il buon lavoro svolto, da spendere in viaggi, vacanze, premi per i risultati raggiunti), uno dedicato al compenso che ritieni di meritare per il lavoro svolto, un altro dove inserire preventivamente le tasse da pagare e, infine, uno per le spese di esercizio corrente.
- Segui un ordine preciso. Dopo avere stabilito la percentuale di profitto che intendi raggiungere (solitamente un 5%), le tue entrate andranno sempre inserite subito nel tuo «conto profitti». A partire da lì, paga il conto del tuo compenso e il tuo conto fiscale. Quanto resta, servirà per le tue spese operative.
- Utilizza una logica e definisci una tempistica precisa per i tuoi pagamenti. Con Profit First, paghi i tuoi debiti due volte al mese il 10 e 30 di ogni mese.
Il tuo obiettivo dovrà essere fare in modo che il tuo denaro favorisca il pagamento di un profitto. Il profitto diventa la prima cosa che paghi. Se vuoi leggere il libro, ti segnalo che puoi lo acquistare su Amazon.
In sintesi:
- «Pay yourself first»: paga prima te stesso.
- Pianifica le spese future.
- Predisponi un fondo imprevisti: un minimo di 6 mesi di spese, il tempo necessario per trovare un nuovo lavoro, in caso di licenziamento o chiusura dell’azienda per cui lavori.
Il concetto dei «diversi conti» vale soprattutto se gestisci un business. In ogni caso, anche se sei una persona fisica, ti consiglio di seguire la filosofia del Profit First, utilizzando il «Principio del Margine»: definisci sempre una percentuale di profitto da investire ed utilizza solo la differenza per le tue spese. A tale proposito, ti consiglio di leggere i suggerimenti di «Padre ricco e Padre Povero».
Formula per la ricchezza

La formula per la ricchezza prevede di spendere meno di quello che guadagni e di investire saggiamente la differenza. Come procedere, però? Te lo spiego subito.
Elimina spese ricorrenti considerate inutili
Come riuscirci? Inizia a porti domande come queste.
- La colazione al bar è veramente indispensabile? Non è meglio evitare tale spesa e fare una sana colazione a casa? Astenersi dalla colazione al bar, nel corso della tua intera vita lavorativa, potrebbe permetterti di acquistare una seconda casa: da mettere magari in affitto, per ottenere, in seguito, flussi di cassa positivi.
- Fumare sigarette è veramente indispensabile? Ad esempio, rinunciando al pacchetto di sigarette al giorno che fumi, in 10 anni sarai in grado di cambiare l’auto.
- Gli abbonamenti (Netflix, Spotify e così via) ti servono davvero? Se la tua risposta fosse comunque affermativa, potresti almeno prendere in considerazione il fatto che, attivando la carta Crypto, alcuni abbonamenti potrebbero essere gratis. Prenderesti due piccioni con una fava! Possedendo questa carta, infatti, potresti pagare entrambi i servizi, ricevendo un rimborso immediato del 100% in CRO (la criptovaluta che alimenta la loro blockchain), convertibili in euro o Bitcoin senza problemi. Leggi subito l’articolo dedicato a questa fantastica carta.
Concentrati sulla riduzione delle grandi spese

- Casa. Potresti iniziare valutando la surroga del tuo mutuo, allungando al massimo la durata del finanziamento. In questo modo, oltre a ridurre nominalmente gli interessi passivi pagati, potresti beneficiare della riduzione della quota capitale. Non tutti ritengono vantaggiosa questa soluzione, perché convinti di pagare maggiori interessi. In realtà, se la tua rata sarà più bassa ogni mese, avrai a disposizione un capitale più elevato da investire. Certo, se il tuo piano non prevede investimenti in attività della differenza risparmiata, perdi solo tempo e vai incontro a costi inutili. Facciamo un esempio. Supponi di pagare 910,00 euro mensili per il tuo mutuo ventennale, giunto ormai al decimo anno dalla scadenza. Surrogandolo per 30 anni, potresti abbassare la rata ad euro 345,00 mensili. Non focalizzarti sul fatto che, per altri 30 anni, dovrai pagare 345,00 euro: pensa, piuttosto, che nelle tue tasche, ogni mese, ci saranno 565,00 euro in più, da usare ad esempio per i tuoi investimenti. Se vuoi provare a surrogare il tuo mutuo avvalendoti di uno dei professionisti che lavorano con noi, clicca qui!
- Auto. Acquistare un’auto, a meno che non si tratti di un bene strumentale alla tua attività, rappresenta una spesa voluttuaria. Dal momento in cui lasci il concessionario, la tua auto perderà circa l’80% del suo valore nei primi 5 anni di vita. Ti sembra un buon investimento? A tal fine, ti consiglio di acquistare perlomeno un’auto che tu possa effettivamente permetterti. Soprattutto, non fare debiti per l’acquisto di un’auto: sarebbero decisamente “cattivi”. Evita assolutamente, inoltre, il credito al consumo. Acquista solo ciò che puoi permetterti.
- Risparmia sugli acquisti con il cash back. Trovi svariati consigli nell’articolo su «Come guadagnare bitcoin» o nella recensione della Carta Crypto. Dato che qualcosa dovrai pur comprare, almeno guadagna! Oppure installa questa tool bar che ti aiuterà a risparmiare sui tuoi acquisti.
- Tecnica del «rimando». Christiano è un vero maestro in questo: prima di fare una spesa di qualunque tipo, rimanda al mese successivo. Se poi il mese successivo io non decido di fare la “voce grossa” e non lo esorto a procedere, accade spesso che la spesa non sia fatta per niente. D’altronde, in questo caso, non si tratta di “non voler spendere” o, peggio, non voler saldare i debiti che dobbiamo. Intendiamo solo dire che, dandoci il giusto tempo per riflettere sull’effettiva necessità di sostenere determinate spese, potremo valutare con maggior lucidità l’effettiva necessità di quel costo in più.
La lavastoviglie o, in generale, l’elettrodomestico che abbiamo visto nella vetrina in “quel negozio” ci serve davvero? Siamo certi che i nostri abbiano bisogno di essere sostituiti o, magari, possono durare ancora? E quel vestito tanto bello, ammirato nelle vie dello shopping, lo metteremo sul serio? Non possiamo farci bastare per ora quello che già, ed è spesso tanto, abbiamo nell’armadio? Quello che risparmi e tutto guadagnato. Più soldi riesci a tenere per te il più a lungo possibile, più avrai spazio per investire saggiamente e perseguire il tuo piano per raggiungere il successo.
Come passare ai fatti ed avere successo

In conclusione, ecco i tre segreti da tenere sempre in considerazione per raggiungere i tuoi obiettivi:
- Paga sempre prima te stesso, applicando la regola del Profit first.
- Automatizza il processo. La percentuale che definisci deve, automaticamente, finire su un conto specifico, così che tu non possa essere tentato dall’utilizzare questi importi per qualcosa di diverso da quanto prefissato. Non ragionare in base ad un budget: segui il tuo piano.
- Chiarisci il «perché». Una volta che hai definito come fare a risparmiare, passa ai fatti e chiarisci il tuo «perché». Abbi fisso in mente che cos’è veramente importante per te, stabilisci il tuo piano e seguilo. Definisci in che modo vuoi far rendere i tuoi soldi. Non lasciarli a marcire sotto il materasso!