Minare Bitcoin nel 2022 ed Oltre! (Guida Completa)

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Scritto da Christiano

Agente di commercio, responsabile di area, responsabile di filiale ed infine, dal 2006 ad oggi, direttore della divisione noleggio della più importante società italiana di prefabbricazione metallica leggera. Appassionato di investimenti e sempre alla ricerca di modi per creare ricchezza, dal 2014 il mio obiettivo è diventato quello di raggiungere la libertà finanziaria, magari aiutando anche te…

Se sei alla ricerca di opinioni, di un forum o di una guida su come minare bitcoin, sei arrivato nel posto giusto. L’argomento mi ha coinvolto personalmente a più riprese e questo mi ha consentito di approfondirlo adeguatamente.

All’inizio era possibile minare bitcoin con poca fatica e la possibilità di riuscire a guadagnarne qualcuno era veramente concreta. Successivamente, con il crescere della difficoltà, il processo di mining è diventato sempre più complesso e poco adatto ai singoli o ai meno organizzati.

Leggendo questa guida completa potrai farti un’idea precisa di cosa significa minare bitcoin. Comprendendo come funziona il mining, infatti, potrai essere in grado di prendere decisioni informate e consapevoli.

Ti preciso che alcune nozioni saranno spiegate nel corso dell’articolo, ma molti aspetti saranno dati per scontati. Se non conosci ancora bene come funziona bitcoin, ti consiglio di partire leggendo l’articolo a lui dedicato. Diversamente procedi pure.

Cosa significa minare bitcoin

Per fornirti una spiegazione di cosa significa minare bitcoin posso semplicemente indicarti che parliamo di un’attività tesa ad estrarre (creare) nuova criptovaluta. Chi la svolge viene definito miner, in italiano “minatore”.

Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa pratica e perché è così diffusa? I benefici sono sicuramente tanti, ma è necessario non sottovalutare le numerose criticità. Prova a pensare al mining come un semplice scambio: tu metti a disposizione la potenza di calcolo del tuo computer e il sistema ti ricambia con frazioni di Bitcoin.

Del resto, l’obiettivo originario di Satoshi Nakamoto era proprio creare un sistema decentralizzato e democratico, in cui il potere monetario appartenesse agli utenti e non ai governi o alle banche. Un’idea romantica, che ha favorito il veloce aumento dei miner, fenomeno in grado di causare tre diversi effetti:

  • più ci si avvicina alla quantità massima di Bitcoin minabili, ovvero 21 milioni, più diventa sempre più complicato il mining (per effetto dell’adeguamento della difficoltà);
  • ai terminali impiegati nel processo di mining viene richiesta una capacità di calcolo sempre più elevata (più soggetti minano bitcoin e sempre più difficile diventa l’operazione);
  • per minare un Bitcoin è necessario molto tempo, proprio perché tante persone sono impegnate in quest’attività (solo chi scopre il blocco viene ricompensato per cui devi fare una media).

Cosa comporta tutto questo? Problemi in termini di costi ed un graduale aumento degli svantaggi da mettere in conto, ovvero:

  • occorrono dispositivi sempre più potenti, costosi e difficili da progettare;
  • l’obsolescenza di questi computer risulta particolarmente elevata;
  • i consumi di corrente elettrica risultano particolarmente elevati.

Per minare Bitcoin è necessario contattare aziende specializzate oppure dotarsi di PC adatti a quest’attività, a meno che tu non sia un esperto informatico disposto ad acquistare singoli pezzi e a costruire la tua macchina da guerra! In ogni caso, come vedremo più avanti, i costi da sostenere saranno particolarmente elevati.

Cos’è il Proof-Of-Work

Per comprendere bene come funziona minare bitcoin devi necessariamente sapere cosa significa Proof-Of-Work (PoW). In pratica è un algoritmo di consenso che serve a creare nuovi blocchi sulla blockchain.

“Proof of Work” può essere tradotto con l’espressione “Prova di lavoro”. Il suo obiettivo è disincentivare gli attacchi DOS (Denial Of Service), spam e gli altri abusi diffusi in rete. Oltre a bitcoin molte altre criptovalute usano la PoW.

Ricapitolando, la Proof of Work serve a validare nuovi blocchi sulla blockchain e a sbloccare le transazioni tra singoli utenti. Lo sblocco di tali nodi viene definito mining e gli utenti che lavorano a tale sblocco sono detti miner.

Per risolvere questi blocchi sono necessarie le macchine particolari di cui abbiamo accennato in precedenza: computer con un’elevata potenza di calcolo, in grado di risolvere determinati problemi matematici (hash) e validare nuove transazioni.

Per il lavoro svolto, i minatori vengono ricompensati con nuovi token. Come accennato in precedenza, i computer utilizzati per queste transazioni consumano moltissima energia elettrica. Questo aspetto ha messo la PoW in discussione in quanto definita un’attività poco sostenibile. Tu come la pensi? Scrivilo nei commenti all’articolo!

La Difficoltà del Mining

Bitcoin possiede una difficoltà/complessità di mining dinamica. Cosa vuol dire esattamente? Significa che la difficoltà per estrarre un blocco non è sempre la stessa ma viene adeguata più o meno ogni due settimane.

Ciascun blocco viene generato a una velocità diversa, determinata dal protocollo blockchain. E questo ritmo deve restare, per quanto possibile, costante. Nel codice di Bitcoin è stabilito che ciascun blocco deve essere estratto ogni 10 minuti circa.

Un gruppo di macchine con molta potenza di calcolo può rompere la media fissata dal protocollo. Ed è per questo motivo che Bitcoin ha fissato il riaggiustamento delle difficoltà di mining. Senza questo riaggiustamento, infatti, un miner dotato di migliaia di ASIC (macchine ultra potenti create appositamente per il mining) potrebbe minare tutti i blocchi in pochissimo tempo, rompendo la curva di emissione Bitcoin stabilita dal relativo protocollo.

Per evitare quanto detto, entra in azione questo meccanismo di adeguamento della difficoltà, capace di incrementare la complessità del problema matematico (oppure ridurla nel caso in cui la potenza di calcolo della rete si riduca). In tal modo, i tempi necessari per minare una determinata quantità di Bitcoin tendono a stabilizzarsi nuovamente.

Con quale frequenza viene ripristinata la difficoltà di mining di Bitcoin? Questa avviene in maniera automatica ogni 2.016 blocchi (ogni due settimane circa). Tutti i nodi vengono quindi ricalcolati, in modo da stabilire un nuovo livello di difficoltà per la prova di lavoro (PoW).

La difficoltà di mining è indipendente dal numero di transazioni e dal loro valore, ma è correlata alla potenza di hash della rete e, quindi, all’obiettivo ed al tempo di mining. La formula utilizzata per calcolare la difficoltà di mining è la seguente: difficoltà = difficoltà_1_target / current_target.

Questo valore ha un ruolo molto importante, poiché regola la produzione della criptovaluta ad un tasso costante e predeterminato ed evita contestualmente problemi di sicurezza legati ad un operatore con troppa potenza di calcolo nelle sue mani.

La Ricompensa ai Miners

via GIPHY

Come si guadagna con il mining? I miner guadagnano con le commissioni sulle operazioni e, al contempo, ricevono come premio i nuovi Bitcoin emessi sul mercato. Considerato che la quantità di nuovi Bitcoin emessi diminuisce progressivamente, gli incentivi che inducono i miner a continuare il proprio lavoro riguardano soprattutto le commissioni sulle transazioni.

Per capire quanto un minatore possa guadagnare tramite le commissioni fissate su ogni operazione, è necessario valutare il numero complessivo di transazioni confermate. Il valore delle commissioni, infatti, tende a diminuire di pari passo con il calo del volume delle transazioni. Quando i prezzi erano alti, i miner potevano guadagnare fino a 1500 Bitcoin al giorno; oggi questo valore è drasticamente diminuito.

Approfondiremo l’argomento “guadagno” nel paragrafo dedicato che troverai più avanti nell’articolo. Prima è necessario affrontare molto altro.

Minare Bitcoin da Solo

Per cominciare a minare Bitcoin diventando un nodo all’interno della rete peer-to-peer è necessario dotarsi di un dispositivo con accesso alla rete. I portafogli (Wallet) possono essere scaricati gratuitamente, così come molti software per minare.

Bitcoin è la criptovaluta più famosa al mondo, nota anche come “oro digitale”. Nel corso del tempo, ha saputo fare la fortuna di parecchi miner, sebbene non manchino le incognite.

Prima di offrirti le indicazioni necessarie per intraprendere questa pratica per conto tuo, è opportuno sottolineare come Bitcoin, ed in generale tutte le crypto, costituiscano un mercato assai volatile e gli eventuali guadagni non sono mai sicuri. Come vedrai più avanti, infatti, non tutti i fattori legati al successo dell’operazione di mining sono sotto il tuo diretto controllo.

Minare Bitcoin in Pool

Non tutti possono acquistare le sofisticate apparecchiature necessarie per minare per conto proprio. Per fortuna, esistono nuove pratiche in grado di migliorare la competitività di un miner sui mercati.

Molti utenti, infatti, hanno deciso di unire le proprie forze per sviluppare sistemi di mining abbastanza ampi da poter sfidare i principali competitor. Questi sistemi sono noti come mining pool e sono in grado di unire la potenza di calcolo di singoli sistemi informatici per moltiplicare le opportunità di profitto.

Ovviamente, ciò significa anche suddividere gli eventuali profitti tra più persone. I mining pool richiedono una quota d’iscrizione che può ridurre ulteriormente la redditività. Si tratta, tuttavia, di metodi di mining efficaci e convenienti, soprattutto per coloro che altrimenti avrebbero scarse probabilità di successo.

Ad ogni buon conto, come avrai a questo punto ben capito, minare bitcoin concretamente richiede un hardware di un certo tipo e la necessità di allearti con altri miners indipendenti. Unendo le forze avrai qualche chance di successo.

Alternativamente puoi valutare altre opzioni, molto più abbordabili ed alla portata di tutti. Per scoprire quali sono ti invito a leggere l’articolo Come Guadagnare Bitcoin.

Minare Bitcoin in Cloud

Il cloud mining è un altro modello alternativo di mining. Singoli utenti o aziende, anziché acquistare hardware costosi, possono noleggiare sistemi informatici di terzi, in modo da raccogliere i profitti che quella piattaforma riesce ad accumulare durante lo stesso periodo.

Le aziende che noleggiano questi sistemi informatici addebitano agli utenti tariffe mensili o annuali, oppure impongono commissioni calcolate in base al tasso di hash (la quantità di potenza di calcolo utilizzata).

Altre ancora aggiungono ulteriori costi quali le tariffe di manutenzione. Il cloud mining è un sistema complesso, costoso e poco conveniente, da valutare con molta attenzione.

Hardware per Minare Bitcoin

Di quale dispositivi ti puoi avvalere per affrontare il mining? In questo paragrafo analizzeremo differenti ipotesi esistenti alle quali magari hai pensato.

Minare bitcoin con Android

Per minare Bitcoin è necessaria una macchina potente. Minare utilizzando dispositivi poco performanti, quali smartphone e tablet, potrebbe essere molto complicato. In tal caso, infatti, non avendo a disposizione GPU sufficientemente potenti, l’attività di mining viene affidata unicamente al processore.

Se stai cercando una soluzione per minare Bitcoin con Android, uno dei pochissimi software utili allo scopo è CryptoTab, un browser web simile a Chrome, compatibile con ogni dispositivo mobile. È disponibile anche una versione Pro, concessa in cambio di un abbonamento. Una volta terminata la registrazione è possibile cominciare a minare. Ricorda di riavviare il processo ogni due ore.

Minare Bitcoin con il PC

Inizialmente, era possibile minare con qualsiasi PC, sfruttando la potenza del processore e la facilità delle operazioni di cui era composto un sistema ancora in fase embrionale. Col passare del tempo, le CPU hanno cominciato a soffrire, obbligando i miner a passare alle schede grafiche (GPU).

Tuttavia uno dei metodi più diffusi ed ancora affidabili per minare Bitcoin da PC è NiceHash, una piattaforma che consente di dare in concessione la potenza di calcolo in eccesso della propria macchina, affinché questa venga sfruttata per le attività di mining. Si tratta di un metodo sicuro, che garantisce ricavi effettivi.

Ad ogni buon conto non ti aspettare di “fare le budella d’oro”. Bisogna considerare alcuni fattori importanti. Innanzitutto, la complessità dei calcoli è giunta a livelli così elevati da rendere impossibili profitti per gli hardware tradizionali.

Minare Bitcoin con il PC portatile

Se desideri minare con un PC portatile, devi assolutamente puntare sulla scheda video, che fornisce la potenza necessaria per il calcolo degli hash: di fatto, una scheda video molto potente ti permetterà di ottenere frazioni di Bitcoin più grandi. Ti consiglio di applicare quanto indicato nel paragrafo precedente.

Minare Bitcoin con Windows

Tra i migliori software per minare con Windows figura Cudo Miner. Dopo aver installato il programma, non dovrai fare altro che avviarlo e completare la registrazione: il software comincerà ad usare la potenza di calcolo del tuo PC per certificare gli hash, ricompensandoti con nuove criptovalute.

Minare Bitcoin con iOS

Per minare con un dispositivo iOS puoi utilizzare sempre Cudo Miner, del quale ti ho parlato nel paragrafo precedente. Ho provato personalmente ad aggiungere il mio MacBook alla rete, guarda l’immagine che segue.

Come puoi ben vedere, essendo veramente molto difficile minare bitcoin, il software utilizza la potenza di calcolo per minare Monero. Per il contributo donato alla rete, però, sarai ricompensato in Satoshi.

Minare Bitcoin in Linux

Minare con Linux è possibile, a patto che vengano utilizzati programmi come CGMiner e BFGMiner. Personalmente ti consiglio sempre l’ottimo Cudo Miner, del quale ti ho parlato nel paragrafo precedente.

Minare Bitcoin con l’iPad

Per minare Bitcoin con un iPad o un iPhone è necessario utilizzare CryptoTabBrowser. Vale la pena sottolineare come i dispositivi mobili memorizzino migliaia di informazioni vitali per l’utente e ciò costituisce una vera e propria miniera d’oro per gli eventuali malintenzionati.

Per evitare problemi o furti di informazioni sensibili, sarebbe consigliato praticare il mining su tablet e smartphone vuoti, destinati unicamente a questa attività.

Minare Bitcoin con Arduino

Per minare con Arduino, bisogna disporre di appositi software in grado di controllare al meglio le attività dei componenti hardware. Per quanto ne so io con Arduino è consigliabile minare DuinoCoin ma nessuno vieta di provare a minare bitcoin.

Ad ogni buon conto la potenza di calcolo è veramente minima per cui non so se vale la pena di perdere tempo ad organizzare il tutto.

Minare Bitcoin con un ASIC Miner

L’incremento dell’hash rate e la necessità di individuare alternative alle schede video, ha portato le aziende a creare gli ASIC, macchine nate appositamente per il mining, che fanno della potenza di calcolo e dell’efficienza energetica i propri cavalli di battaglia.

Come vedrai più avanti, un ASIC di alto livello può costare svariate migliaia di euro. Oggigiorno, minare Bitcoin è un processo abbastanza complicato, che richiede un certo tipo d’investimento, oltre a un’enorme quantità di energia.

Gli ASIC sono macchinari superiori a qualsiasi PC di fascia alta, in quanto ciascun componente è pensato per un unico scopo: minare bitcoin. Prima di acquistare una macchina del genere e collegarla alla rete elettrica di casa, è bene stimare le reali possibilità di guadagno.

Più avanti entrerò nel dettaglio della cosa tuttavia, se vuoi verificare subito i tuoi potenziali ricavi, ti segnalo che esistono molti siti come questo che ti permettono di farlo.

Software per Minare Bitcoin

Uno dei software più diffusi tra gli utenti che desiderano minare con Windows è GUIMiner. In alternativa, è possibile optare per Cudo Miner, BFGMiner (compatibile anche con Linux) e CGMiner. Per minare con un dispositivo iOS, invece, è necessario utilizzare uno dei seguenti software: Easyminer, MacMiner o CGMiner.

Come ti ho già indicato più volte, ho provato personalmente Cudo Miner e non ho avuto alcun problema per cui, se non hai una preferenza precisa, utilizza questo.

Minare Bitcoin con lo Smartphone

I dispositivi mobili non costituiscono la scelta migliore per minare, tuttavia, è possibile tentare ricorrendo a un software come CryptoTab, compatibile sia con Android che iOS.

Minare Bitcoin con le GPU

Le GPU sono molto più performanti rispetto alle CPU quando si tratta di effettuare i calcoli complessi necessari per estrarre le criptovalute. Ciò consente a queste ultime di minare con un’efficienza e una velocità impensabili per qualsiasi altra componente hardware.

Tali caratteristiche hanno fatto in modo che le schede video andassero letteralmente a ruba, obbligando milioni di appassionati di gaming a dover pagare cifre folli per una GPU di buon livello. Se vuoi qualche indicazione nel merito, leggi il paragrafo che segue.

Schede Video per Minare Bitcoin

Tra le migliori schede video per minare figurano: MSI Gaming GeForce RTX 207, potente, moderna e non troppo costosa; Nvidia GeForce RTX 2080 Ti; MSI Gaming GeForce GTX 1080 Ti; ASUS ROG Strix AMD Radeon RX 5700XT; Radeon RX 6800 XT, la scheda con l’hashrate più elevato; XFX AMD Radeon RX 580 GTS XXX Edition, potente ed economica.

Kit per Minare Bitcoin

Un impianto di mining fai-da-te è formato da un computer dotato di più schede grafiche, una scheda madre, un HDD con 100-250 gigabyte di memoria libera per ospitare il wallet crypto, un alimentatore e un sistema di raffreddamento.

Non penso sia una buona idea cercare di assemblare una macchina di questo tipo, se si vuole minare bitcoin seriamente è necessario fare le cose nella maniera giusta, acquistando un ASIC Miner.

Minare Bitcoin con PS4

È davvero possibile minare con una PS4? Nonostante queste console abbiano un hashrate bassissimo, c’è chi è riuscito a minare criptovalute utilizzando questo metodo. Utilizzandone una sola, tuttavia, i profitti (ammesso che ci siano) risulterebbero modestissimi. Lascia stare e non perdere tempo.

Minare Bitcoin con Xbox

Minare con una Xbox non è una scelta saggia, esattamente come non lo è minare con una PlayStation. Leggi il paragrafo precedente.

Minare Bitcoin con il Mac

Il modo più semplice per estrarre criptovalute su un Mac è utilizzare un software di mining chiamato Minergate. In alternativa, è possibile ricorrere ai software già citati, quali Easyminer, CGMiner e MacMiner. Personalmente ti consiglio di utilizzare Cudo Miner.

Minare Bitcoin con Macbook

I nuovi chip M1 Pro e M1 Max sviuppati da Apple promettono prestazioni interessanti e, soprattutto, un profilo di consumi particolarmente contenuto. Tali caratteristiche sembrano molto interessanti per minare con un MacBook.

Come puoi vedere nell’immagine che segue ho provato con il mio ed ecco il guadagno potenziale indicato dal software.

Con la limitata potenza di calcolo che puoi donare alla causa il software sceglie di minare Monero anche se sarai ricompensato in Satoshi. Come vedi nello screenshot, lasciare il MacBook acceso 24/7 può darti un guadagno mensile potenziale di 3.937 satoshi.

Minare Bitcoin con Raspberry

È possibile minare con un hardware “leggero” come Raspberry Pi? La risposta è sì, ma è necessario fare attenzione alla memoria. Per impilare le criptovalute su un Raspberry Pi è necessario acquistare il modello più recente di questo dispositivo nella sua variante di memoria più ampia. Non ho esperienza in merito per cui mi fermo qui.

Quanto Costa Minare Bitcoin?

Minare bitcoin richiede energia. Un’enorme quantità di energia. Non a caso la critica numero uno che viene mossa nei confronti di Bitcoin è proprio il suo dispendio energetico, pari attualmente a quella di un piccolo Stato.

Certo, la cosa sembra allarmante e la ragione risiede nel futuro trend che ci vedrà concentrati nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Stabilire un consumo energetico e facile ma stabilire anche il suo reale impatto ambientale è un po’ più complesso. Se utilizzi energia prodotta bruciando carbone oppure ottenuta da un impianto fotovoltaico certamente non è la stessa cosa…

Ma veniamo a noi, se vuoi stabilire quanto dovrai spendere per minare bitcoin dovrai essere in grado di far interagire a dovere tre variabili, purtroppo non tutte sotto al tuo diretto controllo:

  1. Costo dell’energia elettrica;
  2. Prezzo di mercato del BTC;
  3. Ammortamento dell’hardware.

Se riuscirai a trovare un equilibrio tra queste grandezze che ti consenta di ricavarne un profitto non ti resterà che calcolare il tuo periodo di payback, cioè quanti mesi ti saranno necessari per rientrare dell’investimento fatto acquistando il tuo ASIC Miner. Solamente quando il tuo ammortamento sarà completo avrai la certezza che l’operazione si concluderà comunque con un guadagno.

Vediamo adesso ognuna di queste variabili nel dettaglio.

Per i ragionamenti che seguono ho ipotizzato di acquistare un ASIC Miner AntMiner T19, capace di sviluppare un hashrate di 81 TH/s consumando 3.050 Watt/ora. Tanto per darti un riferimento oltre 124 miliardi di volte più potente nel minare bitcoin del mio MacBook!

Costo dell’energia

Sulla base dell’ASIC Miner che sceglierai per minare bitcoin, avrai un consumo energetico con il quale fare i conti. Non tutti pagano un KW/h allo stesso modo infatti se puoi autoprodurre la tua energia la questione è molto differente.

Ad esempio, se tu disponessi di un impianto fotovoltaico ed avessi energia in esubero, invece che venderla ad ENEL a pochi centesimi di euro, potresti sfruttarla per il mining. Ad ogni buon conto fare i conti è piuttosto semplice:

Consumo Watt/ora x 24 ore : 1.000 = Consumo KW Giornaliero

Consumo KW Giornaliero x 30 giorni x Costo al KW/h = Costo Energetico Mensile

Adesso che sai quanto costa tenere acceso il tuo miner non ti resta che ammortizzarne il costo.

L’Ammortamento dell’Hardware

Quanto costa un computer per fare mining? Per rispondere alla domanda sono andato a vedere i prezzi di vendita esposti da uno dei più famosi costruttori.

MODELLOPOTENZACONSUMOCOSTO
AntMiner D71.286 GH/s3.148 Watt1.278 dollari
AntMiner DR535 TH/s1.610 Watt3.815 dollari
AntMiner T1981 TH/s3.050 Watt7.100 dollari
AntMiner S19j Pro104 TH/s3.068 Watt8.024 dollari
AntMiner S19 XP140 TH/s3.010 Watt8.620 dollari
AntMiner S19 Pro+198 TH/s5.445 Watt9.062 dollari
Prezzi ASIC Miner (giugno 2022)

Come puoi ben vedere gli ASIC Miner consumano molta energia ed i più performanti costano anche molti soldi. Scegliendo una macchina ben precisa saprai che disporrai di una determinata potenza di calcolo e, ovviamente, di un consumo energetico necessario per farla funzionare.

Senza considerare le più che probabili rotture accidentali (questi aggeggi lavorano 24 ore su 24 a temperature che sfiorano l’ebollizione!) le statistiche che ho potuto visionare, basate su quanto è effettivamente avvenuto del recente passato, parlano di una vita media dell’hardware compresa tra 1 e 3 anni al massimo.

Oltre a questo devi essere rapido ad ammortizzare la tua macchina in quanto la difficoltà è in continuo aumento. Al crescere dell’hash rate della rete, dopo un certo limite, la macchina non è più profittevole e, di conseguenza, non ha neppure senso tenerla accesa. Il costo sostenuto per l’acquisto, quindi, dovrà essere ammortizzato prima che il Miner diventi obsoleto (oppure si rompa!).

Per darti l’idea concreta della cosa segue il grafico aggiornato dell’hashrate di Bitcoin, seguito da una tabella di conversione che potrà aiutarti a comprendere meglio la cosa.

HASHRATEHASHHASHES PER SECONDO
H/s  (Hash)1Uno
kH/s (KiloHash)1,000Mille
MH/s (MegaHash)1,000,0001 Milione
GH/s (GigaHash)1,000,000,0001 Miliardo
TH/s (TeraHash)1,000,000,000,0001 Bilione
PH/s (PetaHash)1,000,000,000,000,0001 Biliardo
EH/s (ExaHash)1,000,000,000,000,000,0001 Triglione
ZH/s (ZettaHash)1,000,000,000,000,000,000,0001 Trigliardo
YH/s (YottaHash)1,000,000,000,000,000,000,000,0001 Quadriglione
Tabella di Conversione Potenze di Calcolo

Ma quindi, quanti mesi saranno necessari per ammortizzare l’hardware acquistato? Per rispondere alla tua domanda è necessario prima capire quanto guadagneresti nel minare bitcoin. Passiamo al paragrafo successivo…

Guadagno nel Minare Bitcoin

Abbiamo già affrontato i costi legati al mining nel paragrafo precedente e, per concludere il ragionamento, non ci resta che stabilire quale guadagno potresti avere nel minare bitcoin. Essendo il mining remunerato in bitcoin è evidente che la sua quotazione influirà drasticamente sulla redditività del tuo investimento.

Utilizzando l’AntMiner T19 che ho deciso di prendere a riferimento per questa analisi, se tu non dovessi pagare l’energia elettrica per farlo funzionare, potresti incassare circa:

  • 355 dollari al mese con un prezzo del bitcoin a 20.000 dollari
  • 450 dollari al mese con un prezzo del bitcoin a 25.000 dollari
  • 535 dollari al mese con un prezzo del bitcoin a 30.000 dollari
  • 625 dollari al mese con un prezzo del bitcoin a 35.000 dollari
  • 715 dollari al mese con un prezzo del bitcoin a 40.000 dollari
  • 895 dollari al mese con un prezzo del bitcoin a 50.000 dollari
  • 1.340 dollari al mese con un prezzo del bitcoin a 75.000 dollari
  • 1.785 dollari al mese con un prezzo del bitcoin a 100.000 dollari

È importante dirti che parliamo di medie in quanto solo chi scopre il blocco riceve il premio. Quindi, disponendo di una certa probabilità di riuscita stabilita dalla potenza impiegata, mediamente potrai aspettarti la redditività sopraccitata.

A questo punto hai tutti gli elementi per una scelta consapevole.

Facciamo comunque un esempio pratico.

Poniamo che bitcoin quoti 30.000 dollari. Questo significa che, impiegando l’AntMiner ipotizzato, puoi aspettarti di incassare 535 dollari in un mese.

Per mantenere acceso il tuo ASIC serviranno 2.196 KW/h (3.050 Watt x 24 ore x 30 giorni).

A questo punto puoi fare vari ragionamenti.

Ad esempio, se tu volessi ammortizzare il tuo costo di 24 mesi (7.100 dollari in 24 mesi sono circa 296 dollari al mese), dovresti pagare l’energia 0,1088 dollari al KW/h.

Infatti:

535 dollari – 296 dollari = 239 dollari : 2.196 KW/h = 0,1088 dollari per KW/h.

Se paghi meno ammortizzi più in fretta se paghi di più ammortizzerai il tuo investimento iniziale più lentamente.

Oppure, se tu disponessi di energia gratuita dovuta ad un esubero del tuo impianto fotovoltaico (non mi è ancora chiaro se un impianto incentivato con il 110% vende o regala l’energia in eccesso), potresti ammortizzare l’ASIC in poco più di 13 mesi.

Infatti.

7.100 dollari : 535 dollari = 13,27 mesi

Ovviamente il prezzo di bitcoin è abbastanza volatile per cui vale quanto già indicato precedentemente.

Minare Bitcoin Conviene?

Siamo finalmente giunti al dunque… quanto rende minare bitcoin? In Italia penso molto poco… Questo in considerazione del fatto che minare bitcoin a casa in maniera professionale è abbastanza complicato e le incognite alle quali dovresti esporti sono veramente tante.

Molto comunque dipende dal motivo per il quale lo vorresti fare.

Hai un impianto solare e regali l’energia all’ENEL? Forse potresti valutarlo anche se andrebbe considerato forse prima l’acquisto di un accumulatore (batteria) che ti consentisse di utilizzare l’energia di notte.

Se il tuo scopo invece è racimolare qualche satoshi mentre utilizzi i tuoi dispositivi per fare altro allora, oltre ai consigli presenti in questo articolo, ti suggerisco di leggere anche Come Guadagnare Bitcoin.

Infine, se vuoi semplicemente provare a trarre profitto da questa criptovaluta, perché non ne valuti l’acquisto diretto? Senza impazzire troppo, mettendo sul piatto quando dovresti comunque spendere per minare bitcoin seriamente, potresti comunque godere di un suo apprezzamento futuro.

Ad ogni buon conto la mia opinione è che i rischi insiti nell’operazione non giustificano gli eventuali vantaggi. Molto meglio acquistare bitcoin direttamente senza alcun impazzimento.

Domande & Risposte

In questa sezione ho raccolto molte delle domande che mi sono state rivolte in questi anni dai vari conoscenti che, complice l’enorme hype legato alle criptovalute, erano interessati a capirci qualcosa.

Ho aggiunto a queste domande altre che suppongo possano comunque interessarti.

Perché Minare Bitcoin?

Il mining è un’operazione fondamentale per l’esistenza stessa di Bitcoin. È mediante questa operazione, infatti, che la blockchain viene mantenuta in vita, i trasferimenti di criptovaluta sono possibili e nuovi bitcoin vengono coniati.

Come avrai avuto modo di leggere nell’articolo, alcuni individui scelgono di partecipare attivamente a questa attività allo scopo di ricavarne un profitto.

Come Minare Bitcoin Velocemente?

Come già indicato un blocco richiede circa 10 minuti per essere aggiunto alla blockchain e, al momento attuale, questo aggiunge 6,25 BTC alla quantità già in circolo. Esistendo l’adeguamento della difficoltà non importa di quanta potenza di calcolo tu possa disporre, mediamente saranno necessari sempre 10 minuti a completare il lavoro.

Diversamente, se vuoi iniziare subito a guadagnare bitcoin minando, installa Cudo Miner ed in pochi minuti inizierai a guadagnare qualche satoshi.

Puoi reperire altre utili leggendo Come Guadagnare Bitcoin.

Minare Bitcoin è Legale o Illegale?

Al momento in Italia è assolutamente legale minare bitcoin. Se sei curioso di vedere la situazione mondiale, puoi visionare questa mappa.

È possibile Minare Bitcoin Gratis?

Si, certo che è possibile. Non ti aspettare di arricchirti in tre secondi ma puoi certamente farlo. Oltre al software Cudo Miner di cui ho già abbondantemente scritto, ti consiglio di leggere l’articolo Come Guadagnare Bitcoin. Non si tratta di un tutorial su come minare bitcoin ma leggendolo puoi trovare consigli concreti per minare bitcoin, anche con il telefono, senza alcun problema.

È possibile Minare Bitcoin in Italia?

Per essere possibile è possibile, tuttavia gli alti costi energetici nazionali rendono scarsamente appetibile questa possibilità. Come già indicato precedentemente, potresti minare bitcoin grazie ai pannelli solari.

Infatti, se tu avessi un impianto fotovoltaico con batterie che ti consentissero di vivere completamente in autarchia (mantenendoti da solo, senza bisogno dell’Enel per capirci), il discorso potrebbe essere diverso.

Più che un costo energetico vero e proprio con cui fare i conti, avresti un costo opportunità. Il tuo costo sarebbe pari all’importo al quale dovresti rinunciare per la mancata vendita dei tuoi KW in eccesso.

Ad ogni buon conto il mio parere rimane invariato, minare bitcoin da solo non conviene, tanto vale acquistarli direttamente.

Posso Minare Bitcoin con una App?

Certamente. Esistono svariate app per minare bitcoin gratuitamente. Oltre a quelle indicate nell’articolo, leggi Come Guadagnare Bitcoin.

Esistono Siti per Minare Bitcoin Gratis?

Sicuramente, leggi l’articolo Come Guadagnare Bitcoin.

Posso Minare Bitcoin con il Browser?

Assolutamente si. Oltre a quanto indicato nel presente post, trovi tutto nell’articolo Come Guadagnare Bitcoin.

Come Minare Bitcoin su Binance?

Binance possiede una mining pool, chiamata Binance Pool. Non dovrai far altro che aderire alla pool. Valgono tutte le indicazione già fornite nel paragrafo relativo alle mining pool.

Minare Bitcoin Inquina?

L’argomento è controverso. Bitcoin è considerata la criptovaluta più inquinante perché è quella che consuma più energia elettrica di tutte. La questione è esplosa quando Elon Musk ha eliminato la possibilità di acquistare una Tesla in bitcoin indicando, come ragione della sua scelta, proprio i motivi ambientali.

Ti darò la mia opinione…

Balle! Gli ultimi dati hanno indicato che Bitcoin incide solamente per lo 0,37% del consumo mondiale. Inoltre alcuni studi hanno indicato che solamente le perdite di rete degli Stati Uniti sono circa tre volte superiori al suo consumo.

Bitcoin è definito l’oro digitale per le numerose similitudini con il metallo giallo. Ebbene tutte le società minerarie, come anche tutta la filiera a loro collegata, consumano enormi quantità di energia. Ben superiori a quelle della rete Bitcoin.

Minare Bitcoin è un Investimento?

Per come la vedo io un investimento deve darti un flusso di cassa e bitcoin certamente è in grado di farlo. Dopo i notevoli cambiamenti avvenuti nella galassia Crypto.com ho deciso di spostarmi su Ledn, una società canadese che garantisce un 5,25% fino a 0,10 BTC (oltre 2%).

Apri subito la tua posizione su Ledn ed inizia a guadagnare il 5,25%.

Quali Tasse nel Minare Bitcoin?

L’argomento è molto controverso e l’atteggiamento dello Stato nei confronti delle criptovalute in generale è destinato a variare molto nel prossimo futuro. Nel momento in cui scrivo non occorre ancora dichiarare all’Agenzia delle Entrate l’eventuale possesso di bitcoin o di altre criptovalute.

Per quanto concerne, invece, l’aspetto tassazione ogni provento derivato dal trading ed anche dalla creazione di criptovaluta mediante il mining come persona fisica, andrebbe tassato al 26% (la tassazione prevista sulle rendite finanziarie).

La ricchezza generata con il mining è valore che viene creato dal nulla e questo genera un problema di gestione non di poco conto. Ti farò un esempio esagerato per farti ben capire cosa intendo.

Supponiamo che tu abbia minato 10 bitcoin. Dopo averli venduti fai un bel bonifico sul tuo conto corrente. Al valore attuale parliamo di circa 300.000 euro! Secondo te non scatta l’allarme rosso? E non è finita qui. Vai a spiegare all’Agenzia delle Entrate che hai creato questi euro dal nulla, con il tuo ASIC Miner…

Esistono, infatti, dei certificatori. Soggetti specializzati che si leggono la blockchain, dove tutto è indelebilmente riportato, evidenziando e dimostrando che li hai effettivamente minati. Insomma, entro certi limiti siamo ancora nella zona grigia ma se i movimenti diventano dimensionalmente rilevanti il problema è già presente.

Comunque, per gestire e spendere le tue criptovalute ti consiglio di utilizzare la carta di debito di Crypto.com (attivala con il link presente nell’articolo e riceverai anche 25 dollari di bonus di benvenuto).

Meglio Minare Bitcoin o Ethereum?

Ti suggerisco di leggere i due articoli che ho scritto su queste due criptovalute relativi al confronto tra Ethereum e Bitcoin ed anche al valore intrinseco che potresti dare ad Ethereum.

Da un punto di vista meramente economico non esiste una risposta assoluta, nel senso che, a seconda del momento, può convenire minare una o l’altra. Questo è dettato dall’incrocio favorevole di due variabili: la difficoltà di mining e la quotazione della criptovaluta stessa.

Da un punto di vista più strategico, invece, se intendi possedere quella che può mantenere valore anche in futuro personalmente propendo per bitcoin, l’unica criptovaluta degna di essere anche solo considerata.

Conclusioni

Il prezzo di bitcoin è influenzato dalla domanda e dall’offerta e, dal lato dell’offerta ci sono i miners. Sono loro infatti che creano la criptovaluta e la vendono per finanziare le loro operazioni di mining: acquisto di nuovi ASIC, sostituzione di quelli obsoleti, pagamento dell’energia e così via…

Quando il prezzo di bitcoin è crescente i miners tendono a capitalizzare il più possibile le loro riserve abbassando ulteriormente la pressione delle vendite ed alimentando la fiammata nel prezzo. Di contro, quando il prezzo è calante non solo sono costretti a vendere i nuovi bitcoin minati, ma anche ad intaccare le riserve che avevano creato nei periodi di “vacche grasse”.

Questo aspetto è importante perché, normalmente, quando si investe, l’affare lo si fa al momento dell’acquisto e non della vendita. Ne consegue che è proprio quando bitcoin soffre come in questo periodo che l’opzione mining diviene a mio avviso particolarmente appetibile.

Insomma, se i tuoi conteggi tengono quando le cose vanno male, non avrai certo problemi quando andranno meglio. Ed è proprio questa ragione che mi ha spinto a scrivere il presente articolo proprio in questo particolare momento.

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