Oro o Bitcoin? Qual è meglio comprare? Impara come bilanciare i tuoi acquisti.

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Scritto da Christiano

Agente di commercio, responsabile di area, responsabile di filiale ed infine, dal 2006 ad oggi, direttore della divisione noleggio della più importante società italiana di prefabbricazione metallica leggera. Appassionato di investimenti e sempre alla ricerca di modi per creare ricchezza, dal 2014 il mio obiettivo è diventato quello di raggiungere la libertà finanziaria, magari aiutando anche te…

Il Bitcoin viene spesso immaginato come oro digitale. Questo perché tra i due asset vi sono parecchie analogie, tuttavia possiamo individuare anche numerose differenze.

Lo scopo di questo articolo è quello di darti la possibilità di farti la tua idea in merito: analizzando le peculiarità e le differenze potrai costruire la tua opinione.

Come si forma l’oro?

Foto di Pete Linforth da Pixabay

L’oro è un materiale extra-terrestre.

L’origine dell’oro, infatti, ha avuto luogo nello spazio profondo. Quando una supernova esplode, infatti, si verifica una reazione nucleare che crea le condizioni ideali affinché nasca il prezioso metallo. Servono milioni di anni perché questo processo si concluda.

A seguito dell’esplosione la polvere ed i gas si agglomerano nuovamente andando a formare nuove stelle e pianeti.

L’oro che è presente sulla terra è arrivato direttamente dallo spazio per mezzo di meteoriti…

Il metallo è estremamente versatile, non arrugginisce e non si corrode. Essendo malleabile e facile da lavorare ha trovato la sua applicazione come ornamento. Anche in tablet, smartphone ed in parti elettroniche con elevate prestazioni viene utilizzato l’oro per la sua alta conducibilità elettrica.

Il rapporto dell’uomo con l’oro è di lunga data: sono state ritrovate pepite d’oro nelle caverne degli uomini primitivi, circa 40.000 anni fa. Questo metallo ci ha sempre accompagnato fin dagli albori della civiltà. I faraoni egiziani si facevano persino tumulare in sarcofagi d’oro.

Come nasce il Bitcoin?

Foto di PIRO4D da Pixabay

Bitcoin è stato teorizzato già nel 2008, ad opera del misterioso Satoshi Nakamoto un individuo, oppure forse un gruppo di persone, di cui nessuno conosce l’identità.

Ma la rete Bitcoin è stata ufficialmente creata il 3 gennaio 2009 quando venne minato il “Genesis Block” (il Blocco della Genesi), ossia il primo blocco della famosa blockchain.

La blockchain (letteralmente catena dei blocchi) è il libro mastro dove tutte le transazioni che riguardano la criptovaluta vengono registrate. I Bitcoin, infatti, nascono mediante il processo di mining (letteralmente estrazione) un processo matematico che permette, risolvendo un’equazione estremamente difficile, la creazione di un nuovo blocco. Ogni nuovo blocco aggiunto alla blockchain aggiunge anche nuovi Bitcoin alla quantità già creata che è in circolazione.

La prima transazione commerciale in Bitcoin è stata registrata nel maggio del 2010 quando Laszlo Hanyecz, un programmatore che ha contribuito al progetto, pagò due pizze 10.000 Bitcoin. Un pasto sicuramente un po’ costoso: nel momento in cui scrivo, parliamo di circa 160 milioni di euro!

Ho scritto un esaustivo articolo su questa favolosa criptovaluta, ti consiglio di leggerlo se vuoi approfondire l’argomento.

Perché comprare Oro o Bitcoin?

Foto di Nattanan Kanchanaprat da Pixabay

Molti pensano all’oro ma soprattutto al Bitcoin come una formula per arricchirsi in fretta. La formula per la ricchezza, invece, è molto semplice: spendi meno di quello che guadagni ed investi saggiamente la differenza.

Infatti non devi vedere oro e Bitcoin come investimenti, bensì come strumenti per difenderti dalla pericolosa situazione economica che stiamo vivendo.

Se non vivi fuori dal mondo, sai che i debiti degli Stati sono fuori controllo e che le Banche Centrali stanno “stampando” valuta fiat con forza negli ultimi anni. Il Covid-19 ha acuito ulteriormente il problema elevando il ritmo con cui il processo si sta sviluppando.

Arriveremo a dare soldi alle persone per starsene a casa senza fare nulla? Arriveremo a salvare centinaia di imprese per non farle fallire miseramente?

Con molta probabilità si.

Le criptovalute di Stato sono un processo già ben delineato che, con tutta probabilità, fornirà due grossi vantaggi alle Banche Centrali.

In primo luogo acquisiranno un potere inimmaginabile.

Potranno saltare gli Stati mettendo direttamente i soldi nelle tasche dei cittadini. Lo Stato, si sa, è inefficiente e ci mette un sacco di tempo a fare qualunque cosa.

Anche le banche potrebbero essere facilmente saltate mettendo a rischio la loro stessa esistenza. La banca, infatti, trattiene sempre una parte di questa liquidità fornita dalla Banca Centrale facendola arrivare alle persone con il conta-gocce.

In secondo luogo potranno “stampare” a costo zero, in quanto persino il contante sarà eliminato e, comunque, stampare e distribuire banconote e monete presenta un costo.

Per comprendere compiutamente il confronto tra valuta fiat (i nostri euro ad esempio), oro e Bitcoin devo farti capire bene prima il concetto dello stock-to-flow di cui ho già parlato diffusamente nell’articolo molto approfondito che ho scritto sul Bitcoin.

Lo stock-to-flow

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Suppongo che il termine stock-to-flow sia stato creato da Saifedean Ammous, l’autore del libro “The Bitcoin Standard”, che, se non hai già fatto, ti consiglio di leggere immediatamente.

Che cos’è lo stock-to-flow?

Stock = quantità di Bitcoin già minati (la base monetaria in circolazione)

Flow = nuova quantità di Bitcoin che vengono minati in un determinato periodo di tempo (tipicamente l’anno)

Puoi pensare allo stock-to-flow come il rapporto tra lo stock esistente ed il flusso, che si va ad aggiungere allo stock. Questo flusso andrà ad inflazionare lo stock esistente, abbassandone il valore intrinseco in proporzione.

Se, ad esempio, vogliamo calcolare lo stock-to-flow dell’oro nel 2019, che presentava una produzione annuale di 3.000 tonnellate con uno stock pari a 197.575 tonnellate, la formula sarebbe la seguente.

Più alto è lo stock-to-flow e più valevole sarà il nostro asset, in quanto lo stock esistente si inflazionerà in maniera inversamente proporzionale.

Se vuoi approfondire il concetto ti consiglio di leggere questo approfondito articolo sul Bitcoin che ho scritto.

Confronto Oro e Bitcoin

Braccio di ferro Confronto Scontro VS

Molte caratteristiche, soprattutto se omogenee, non le ho indicate per semplicità.

Nella tabella che segue ho aggiunto la colonna relativa ai nostri euro, il denaro fiat, che usiamo tutti i giorni.

CaratteristicaEuro (denaro fiat)OroBitcoin
Verificabilità3° POSTO – è abbastanza facile trovare banconote false ed è, tutto sommato, abbastanza difficile notare la differenza. Pezzi di carta colorata sono e pezzi di carta colorata rimangono.2° POSTO – E’ sicuramente difficile controllare un lingotto d’oro ma, di contro, è ragionevolmente facile verificare l’autenticità di una moneta d’oro, senza strumenti particolari.1° POSTO – Ogni Bitcoin è tracciato nella blockchain. Dal miner che l’ha creato, tutti gli scambi sono scritti indelebilmente e, anche se non ci sono nomi e cognomi, tutti i passaggi di mano da un indirizzo all’altro sono pubblici.
Trasportabilità1° POSTO – Il denaro fiat vince il confronto su questa specifica caratteristica solamente perché esistono (ancora) monete e banconote che si possono trasportare ed utilizzare.3° POSTO – E’ il grosso difetto dell’oro. E’ pesante e trasportabile con difficoltà, soprattutto per somme considerevoli. A parità di volume si trasporta molto più valore che con il denaro fiat ma è comunque scomodo.2° POSTO – Il Bitcoin è sicuramente altamente trasportabile ma perde il confronto con il denaro fiat in quanto è sempre necessario avvalersi di un mezzo elettronico per trasferirlo.
Non deperibilità3° POSTO – Le banconote possono rovinarsi con estrema facilità. Se dimenticate per lungo tempo e successivamente ritrovate, possono aver perso completamente tutto il loro valore, non avendo più corso legale .1° POSTO – Sono 5.000 anni che l’oro detiene il primato per la conservazione della ricchezza. Non può essere distrutto ne corrodersi o rovinarsi. Può, ovviamente, essere rubato.2° POSTO – Il Bitcoin finisce al secondo posto perché può essere smarrito con relativa facilità se non si è molto attenti. Oppure si possono avere anche problemi con il wallet hardware che li contiene.
Divisibilità2° POSTO – Il denaro fiat sono molto divisibili ma le banconote hanno comunque tagli fissi. E’ agevole dare il resto utilizzando gli euro anche se Bitcoin è sicuramente superiore.3° POSTO – Se hai un lingotto d’oro oppure una moneta e devi ipoteticamente procedere ad un pagamento, puoi avere difficoltà oggettive. Non puoi spezzare, tagliare il lingotto o la moneta e, con tutta probabilità, avresti i resto in denaro fiat.1° POSTO – Bitcoin è super-divisibile. Un BTC può essere diviso in 100.000.000 SATOSHI.
Scarsità3° POSTO – Non dovrebbe essere neppure in classifica! Le manipolazioni sul denaro fiat sono semplicemente sconcertanti. La perdita di valore è assolutamente certa e la storia ce lo insegna.2° POSTO – L’oro finisce al secondo posto in quanto, finite le riserve contenute nel sottosuolo può comunque essere estratto altrove. Gli oceani hanno 20 milioni di tonnellate d’oro sciolte nell’acqua ma il loro recupero ha dei costi proibitivi, almeno sulla base dell’attuale quotazione dell’oro. Inoltre è sicuramente è possibile trovare oro in altri pianeti del sistema solare ma anche questo tipo di estrazione non è certo economica.1° POSTO – C’è poco da fare. Nel 2140 sarà minato l’ultimo Bitcoin e non circoleranno mai più di 21.000.000 di BTC.
Track-record3° POSTO – Tutte le monete fiat (incluso l’Euro ed il Dollaro) perdono inesorabilmente valore. La storia ci insegna che, in tutte le occasioni in cui la moneta è stata svautata, non è mai finita bene.1° POSTO – Sono più di 5.000 anni che l’oro viene utilizzato con successo per conservare la ricchezza e preservare il potere d’acquisto.2° POSTO – Bitcoin, nato a fine 2008, è un concetto molto più recente.
Sequestrabilità3° POSTO – Quando il contante sarà abolito (dalle notizie che stanno trapelando presumibilmente nel 2022) avremo solamente criptovalute di Stato. Basterà spingere il tasto giusto sulla tastiera e non avremo più nulla.2° POSTO – E’ già successo nel 1933 negli Stati Uniti quando il dollaro venne svalutato ed abbiamo avuto, in pratica, il primo default USA del 1900. Il secondo è avvenuto il 15 agosto 1971 quando Nixon ha dichiarato che non era più possibile convertire dollari in oro, facendo nascere la valuta fiat. Può capitare ancora in futuro?1° POSTO – Contrariamente a quanto si pensa Bitcoin non è anonimo. Tuttavia se tesaurizzato, trasferendolo appositamente per questo scopo, rimane anonimo ed inconfiscabile. Quando avremo solamente criptovalute di Stato il Bitcoin potrebbe rappresentare l’ultimo miglio di libertà che ci resta.
Costo marginale3° POSTO – Quanto costa stampare una banconota da € 500? Il valore intrinseco di tale banconota è praticamente nullo e, volendo, potremmo stamparne un’infinità.1° POSTO – Estrarre oro dalle viscere della terra costa parecchio. Quando lo avremo estratto tutto potremo continuare nel mare e nello spazio a costi ancora più elevati. Il costo di un’oncia d’oro marginale è sicuramente molto elevato per cui non si può inondare il mercato a cuor leggero.2° POSTO – Potrei sbagliare ma ritengo ancora più economico estrarre un bitcoin rispetto all’equivalente in oro. Ecco perché il costo marginale di un Bitcoin è al secondo posto. A prescindere dal costo, comunque, i Bitcoin vengono creati ad un ritmo regolare per cui non si può “stamparne” a piacimento.
Tabella dell’autore che confronta moneta fiat, oro e Bitcoin realizzando una classifica in base alle loro caratteristiche

Bitcoin ed Oro: quanto investire?

Foto di Steve Johnson da Pexels

Non ho dubbi sul fatto che entrambi gli investimenti debbano essere fatti: la domanda è non se investire ma, quanto investire.

Sono anche più che convinto che, se il progetto Bitcoin non fallirà, sicuramente si apprezzerà molto di più di quanto sarà in grado di fare l’oro. Non a caso ogni mese, sin dal 2019, sposto tutta la mia liquidità su questi due asset.

La mia ricetta è la seguente.

Con una parte acquisto Bitcoin e, con il resto, oro fisico: monete d’oro da custodire nella mia cassetta di sicurezza oppure lingotti d’oro tramite il servizio offerto da BullionVault).

Ma il dilemma è… quanto acquistare di ognuno dei due asset? Come pesare l’acquisto?

Quanto oro esiste nel mondo?

A fine 2019 è stato stimato che l’umanità ha estratto dalle viscere della terra ben 197.575 tonnellate di oro.

Il World Gold Council ha stimato che ne rimangono ancora circa 54.000 tonnellate sul pianeta che vengono estratte ad un ritmo di 2.500 / 3.000 tonnellate / anno. Immaginando il ritmo massimo d’estrazione tra 18 anni, nel 2038, tutto l’oro presente nel sottosuolo sarà stato estratto.

In questo esempio non considero la quantità enorme disciolta nell’acqua del mare come anche quella distribuita nei vari pianeti del sistema solare in quanto i costi di estrazione, da queste fonti, sono veramente altissimi.

Quanti Bitcoin esistono?

Il ritmo con il quale i Bitcoin vengono minati è molto costante. Per fine 2020 avremo circa 18.586.337 BTC in circolazione mentre nel 2136 dovrebbe essere minato l’ultimo Bitcoin.

Dopo tale data, infatti, non se ne potranno minare altri e, da quel momento in avanti, esisteranno solamente 21.000.000 di BTC. Tuttavia, per effettuare un confronto omogeneo con l’oro, dobbiamo ragionare alla data in cui sarà stato estratto tutto l’oro presente nel sottosuolo. Nel 2038 avremo in circolazione circa 20.876.953 BTC.

Oro e Bitcoin: analisi fondamentale

Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay

Come analizzare questi due asset da un punto di vista fondamentale?

Dando per scontato che entrambi fungono da riserva di valore l’obiettivo è capire quanto stock siamo in grado di acquistare con la medesima quantità di denaro fiat. Come premesso, ti mostrerò il confronto a fine 2020 e fine 2038.

Mentre scrivo queste parole un Bitcoin quota circa € 18.750,00 mentre l’oro € 49.250,00 al chilogrammo.

Utilizzo numeri grandi per avere percentuali più comode da confrontare. Con 1.000.000.000 euro, nel momento in cui scrivo, puoi acquistare 53.333,33 BTC e 20,30 tonnellate d’oro.

Questi acquisti ti consentirebbero di possedere una quota ben precisa del mercato totale.

Osserva la tabella che segue.

Orizzonte temporaleStock Bitcoin% BitcoinStock Oro% Oro
A fine 202018.586.337 BTC0,2869%197.575 tonnellate0,0103%
A fine 203820.876.953 BTC0,2555%251.575 tonnellate0,0081%
Tabella dell’autore che mostra l’incidenza di un investimento sul mercato totale

Come hai potuto vedere ai valori attuali ogni euro speso in Bitcoin permette di avere una quota ben maggiore del mercato totale.

Per l’esattezza a fine 2020, ogni euro speso in Bitcoin, ti consente di acquistare circa 28 volte più stock rispetto all’oro. Questo significa che, volendo mantenere una posizione neutrale mentre cerchiamo di preservare la nostra ricchezza, dovremo sovra-pesare l’oro.

Infatti, per ogni 100 euro investiti nei due asset, dovremmo utilizzare all’incirca € 3,59 per acquistare Bitcoin ed € 96,41 per acquistare oro. In questo modo ci saremmo garantiti l’acquisto di una quantità identica del loro stock.

Oro e Bitcoin: la mia regola per l’acquisto

Come peso la quantità di oro e Bitcoin da acquistare?

Molto semplicemente osservo la forza relativa. Cioè quale dei due asset sta performando meglio ed in maniera apparentemente illogica, acquisto l’altro.

Perché dico che è illogico?

Perché normalmente l’asset che sta performando meglio è quello da acquistare e non il contrario.

La mia scelta verte sulla volontà di non essere trader ma investitore: dando valore ad entrambi (forse un pò di più all’oro lo ammetto!) cerco di comprare quello che il mercato penalizza di più e, di conseguenza, costa meno.

Ne consegue che, se nel mese precedente all’acquisto Bitcoin si è apprezzato più dell’oro, acquisto più oro e meno Bitcoin. Viceversa, se nel mese precedente l’Oro si è apprezzato più del Bitcoin, acquisto più Bitcoin e meno Oro.

Conclusioni

Foto di Arek Socha da Pixabay

L’oro è stato riconosciuto come l’unica vera forma di moneta dalla notte dei tempi: è da oltre 5.000 anni che viene utilizzato come riserva di valore dall’uomo, senza una particolare ragione. Intendo dire che questo concetto è sempre stato accettato di default, senza che fosse necessario promulgare una legge, un accordo tra uno o più soggetti.

L’oro ha sempre goduto di questo diritto e mi sembra veramente incredibile che un politico, perché questo era Richard Nixon, abbia potuto decretare con un semplice annuncio urbi et orbi che, dal 15 agosto 1971, non sarebbe più stato così.

I difetti dell’oro, che hai potuto leggere nella sezione di confronto, possono essere agevolmente risolti dall’adozione della blockchain, che rappresenta la vera invenzione alla base delle criptovalute.

Utilizzare una criptovaluta garantita “1 a 1” da oro, permette di rimuovere all’instante i difetti connessi alla verificabilità, sequestrabilità e, soprattutto, alla trasportabilità e divisibilità.

Esistono già svariate alternative. La prima a fornire il servizio è stata la Perth Mint, la zecca di Perth in Australia, che ha emesso un token chiamato PMGT (l’acronimo di Perth Mint Gold Token) garantito pure dallo stato australiano.

Poter disporre di una moneta elettronica, basata sulla blockchain, spendibile senza problemi per pagare, in oro, qualunque bene o servizio è sicuramente una bella idea.

Per Bitcoin, invece, è storia nuova.

Comunque questo aspetto non deve influenzarci in quanto spesso le invenzioni, se di valore, demoliscono quelle vecchie.

Ad esempio l’invenzione dell’automobile ha messo in pensione per sempre il cavallo, usato per tantissimo tempo dall’umanità. Se fossi stato un fabbricante di carrozze cosa avresti fatto vedendo quelle lente automobili, piene di problemi, girare per le strade? Conoscendo la storia sai che, chi non si è convertito al fenomeno, ha fatto una brutta fine.

Un grosso vantaggio di Bitcoin è che nessuno deve garantire direttamente per il tuo deposito, essendo una rete decentralizzata (ma se hai letto il mio articolo anche molto concentrata!) non hai un unico interlocutore e questo ne aumenta la sicurezza.

Il progetto di Bitcoin, infatti, è veramente fantastico ma non posso certo affermare che sia privo di rischi.

Concludo dicendoti che non ho assolutamente certezze e dispongo solamente di ragionamenti e considerazioni personali, tuttavia, proprio nell’ottica di una riduzione del rischio, ho pensato di dare fiducia ad entrambi gli asset.

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