Gli ETF (Exchange Traded Fund) hanno rivoluzionato il mondo degli investimenti. Grazie alla loro introduzione, infatti, gli investitori hanno letteralmente il mondo a portata di mano e possono investire in qualsiasi cosa: azioni, obbligazioni, immobili, materie prime, indici di mercato, valute ed anche sull’argomento di questo articolo, le energie rinnovabili.
Molto spesso i post che trattano di investimenti lo fanno in maniera così tediosa che sarebbero in grado di addormentare perfino Warren Buffett. Lo scopo di questo articolo, invece, è quello di trasformare le noiose e spesso inutili spiegazioni in un contenuto pratico e leggero, adatto a tutti quelli che vogliono smettere di ingrassare banche e gli intermediari finanziari ed iniziare a costruire un portafoglio in grado di crescere ed aumentare i loro risparmi.
Diversamente dai fondi comuni di investimento, infatti, i caricamenti (le commissioni che paghi quando compri un fondo sia per la gestione che per l’acquisto) sono molto più bassi e, anche se la gestione non è attiva (cioè non c’è un gestore che cerca di battere il mercato), è indubbio ed oramai conclamato che si tratta di strumenti molto vantaggiosi da utilizzare.
È indubbio, il mondo è indirizzato al green, la carbon tax lo dimostra. È per questo che ho scelto le energie rinnovabili come primo articolo sugli ETF pubblicato su Focus Crescita.
Buona lettura.
Cosa Sono le Energie Rinnovabili?
Come dice il nome stesso, le energie rinnovabili sono fonti che non si esauriscono, ma sono in equilibrio con il Pianeta. A differenza quindi delle fonti dette non rinnovabili, un esempio delle quali può essere il petrolio, si rigenerano alla fine del ciclo produttivo, non andando nemmeno ad impattare sull’ambiente.
Sono pertanto sia ecocompatibili che ecosostenibili.
La particolarità delle energie rinnovabili è che sono disponibili in natura, quindi non solo sono accessibili continuamente, ma per definizione si rigenerano non potendo mai esaurirsi. Stiamo parlando quindi del sole, dell’acqua e del vento, energie che vengono anche chiamate alternative in quanto sono realmente sostituibili alle classiche fonti non rinnovabili costituite dai combustibili fossili come il carbone.
L’impatto ambientale delle fonti energetiche rinnovabili è minimo rispetto alle fonti tradizionali, e la compatibilità con il sistema naturale del Pianeta è uno dei motivi per cui conviene investire in tali fonti, letteralmente in tutti i sensi.
Puoi infatti investire su di esse per rendere il mondo un posto meno inquinato, ma puoi anche investire su di esse per far parte del nuovo trend nel business. Affronteremo meglio questo argomento nel prossimo paragrafo, mentre per ora voglio illustrarti quali sono le principali fonti di energia rinnovabile e come funzionano.
Energia Solare
Questa è l’energia rinnovabile più conosciuta. Pensa ad esempio ai pannelli solari o ai pannelli fotovoltaici che vedi installati sui tetti delle abitazioni o delle aziende. Quei pannelli sfruttano proprio l’energia sprigionata dal sole che viene convertita in energia elettrica. Posseggo due impianti fotovoltaici, il primo dei quali è incentivato, e posso confermare che è stato veramente un ottimo investimento.
Energia Eolica
Se ti è mai capitato di osservare le gigantesche pale eoliche che svettano nel cielo e che si muovono grazie al potere del vento, sai perfettamente cos’è l’energia eolica. Andiamo spesso in vacanza in Puglia e, in questa parte d’Italia, solitamente molto ventosa è facile vederle. Anche in questo caso l’energia del vento viene imprigionata e convertita in energia elettrica impiegata in aziende e abitazioni.
Biomassa
Con questo termine si intendono le energie rinnovabili di più antica origine. Si tratta infatti di tutte quelle materie prime biologiche che possono essere convertite in energia, come ad esempio la legna, o i gusci di nocciola, o ancora i nocciolini delle olive, utilissimi per i riscaldamenti. Oltre al fascino che il fuoco può garantire posso confermare che è una fonte anche molto economica. Anche se la legna costa e richiede lavoro per essere correttamente stoccata, spendo molto meno di riscaldamento rispetto ad abitazioni molto più piccole della mia, semplicemente perché verso sera accendiamo il caminetto.
Energia Idroelettrica
In questo caso è l’acqua a fornire all’uomo l’energia da utilizzare convertendola in elettricità. Esistono società specializzate in piccoli impianti domestici per cui, se sei tra i fortunati che hanno un corso d’acqua che passa all’interno della tua proprietà, puoi certamente valutare questa opportunità.
Energia Geotermica
Abbiamo infine questa forma di energia pulita che viene alimentata grazie al calore che la Terra stessa sprigiona, ad esempio sotto forma di geyser o terme naturali. Su questo tipo di impianto esistono pareri discordanti. Posseggo due appartamenti in uno stabile dove è presente un impianto geotermico condominiale destinato ad integrare il riscaldamento delle singole unità. Personalmente ho sempre votato per tenerlo acceso, ma la maggioranza dei condomini, vedendo i costi elettrici condominiali lievitare in maniera significativa e non percependone vantaggi, ha preferito spegnerlo. Uno dei conduttori è un tecnico installatore e manutentore di caldaie, immagino che sappia di cosa si sta’ parlando.
Energia Oceanica
Diversa da quella idroelettrica, l’energia degli oceani sfrutta la potenza naturale delle onde e delle correnti marine per fornire una fonte da convertire. Si può paragonare più a quella eolica in quanto a processo di trasformazione, perché in questo caso vengono impiegate pale o turbine. Questa forma di energia è preziosa anche perché, tramite l’irradiamento solare che scalda l’acqua, può produrre anche energia termica.
Con questa breve panoramica sulle principali fonti di energie rinnovabili ti ho parlato di quella che si definisce energia green, che rappresenta non solo l’unico futuro sostenibile per il nostro Pianeta, ma anche come già accennato, una redditizia fonte di investimento.
Si tratta della etf green energy, anche detta etf green economy, cioè dell’insieme dei fondi di investimento che vengono quotati in borsa e che riguardano le azioni di quelle società che producono energie rinnovabili.
Vediamo ancora più in dettaglio di cosa si tratta e come tutto questo può essere interessante per te.
I migliori ETF sulle Energie Rinnovabili a Confronto
Se l’argomento degli Etf è per te nuovo o stai ancora muovendo i primi passi, questa guida ti sarà utile proprio per capire meglio di cosa si tratta e come puoi trarne un profitto.
Investire nel green non è infatti vantaggioso solo per sostenere le aziende ecosostenibili, quindi per fare del bene al Pianeta. È vantaggioso anche perché, scegliendo i migliori broker, si può coniugare uno stile di vita ad un business proficuo.
Diversi sono i vantaggi che il trend green offre, a cominciare proprio dalla facilità con cui si può iniziare, vista la crescita molto positiva del settore. Esistono per gli ETF, acronimo di exchange-traded fund, degli indici di riferimento, che possono aiutarti a capire quali sono considerati i migliori e quali scegliere per cominciare.
Gli indici di cui leggerai più avanti sono importanti perché gli ETF devono adeguarsi ad essi non solo per essere etici, ma anche per rappresentare una reale fonte di investimento. Si dice infatti in termini tecnici che gli ETF, che possono essere comprati e venduti, devono replicare gli indici dell’energia pulita per essere considerati validi. Devono quindi replicare il rendimento di quell’indice di mercato.
Gli indici dell’energia pulita sono i seguenti:
- S&P Global Clean Energy: questo valore è composto dalle azioni delle 30 più importanti aziende che nel mondo si occupano di fonti rinnovabili;
- Solactive Clean Energy: questo valore si compone invece grazie alle 44 aziende che lavorano nel settore delle fonti rinnovabili;
- World Alternative Energy index (WAEX): infine, questo indice si compone delle 40 aziende che si dedicano alla clean energy.
Continua a leggere perché ti offrirò anche una panoramica dei migliori ETF da energie rinnovabili presenti sul mercato, in modo che tu possa crearti un tuo portfolio.
I primi tre in particolare sono disponibili sulla Borsa Italiana.
iShares Global Clean Energy
Questo fondo è nato in Irlanda nel 2007, e in particolare replica l’indice S&P Global Clean Energy, cioè quello composto dalle azioni delle più importanti 30 aziende al mondo.
Si tratta di un fondo detto a replica fisica, anche detta totale, cioè che replica un indice tramite acquisto diretto degli strumenti finanziari che sottostanno all’indice. Utilizza il dollaro statunitense come valuta ed è considerato uno dei più importanti e solidi.
La gestione annua di questo fondo incide per lo 0,65% e i dividendi si ottengono ogni 6 mesi. Considera che, solo nel 2020, il suo rendimento ha superato il 125%.
Lyxor New Energy
Questo fondo nasce in Francia, o come si dice in termini tecnici è domiciliato lì, sempre nel 2007.
L’indice che replica è il World Alternative Energy index (WAEX), e comprende titoli di società che si occupano di solare, idrico ed eolico. Anche questo fondo è a replica fissa, e utilizza l’Euro come valuta.
I costi di gestione sono dello 0,60% annuo, i dividendi sono semestrali e il rendimento nel 2021 è stato del 50%.
L&G Clean Energy
Questo fondo è domiciliato in Irlanda ed è appena nato, risalendo infatti al 2020. Tuttavia, nonostante il patrimonio di poche decine di milioni (la valuta è in Euro) si tratta dell’unico fondo ad accumulo, cioè che reinveste i dividendi. Infatti dopo solo un anno di gestione ha avuto una crescita del 12%, caratterizzata anche da bassi costi di gestione, lo 0,40%.
Invesco Solar
Si tratta in questo caso di quello che viene considerato uno dei migliori ETF di energie rinnovabili. Considera soltanto che nel 2020 la performance raggiunta è stata del +234%. Naturalmente questo rendimento ha richiamato molti investitori che hanno contribuito con il loro patrimonio a rendere questo fondo al momento attendibile e particolarmente redditizio.
Tuttavia considera che si tratta di un fondo cosiddetto volatile, e vogliamo quindi spiegarti cosa si intende. La volatilità è uno dei rischi maggiori associati ad un ETF, dove questo termine si riferisce alle fluttuazioni dell’investimento che per loro natura non sono prevedibili. Chiaramente la volatilità aumenta anche il rischio.
Il secondo fattore di rischio di un ETF, ciò che ti serve sapere per interpretare anche i fondi che ti indichiamo a seguire, è il cosiddetto rischio di mercato. Con questa definizione si intende il rischio che i prezzi di un determinato mercato (ivi compreso quello delle azioni) scendano, con ripercussioni ovvie sull’investimento. Naturalmente possono anche salire.
Si parla poi, come terzo fattore di rischio degli ETF, del rischio di concentrazione. In questo caso si tratta del rischio associato a un portfolio troppo ristretto. È regola nota che maggiore è la versatilità dei titoli in un portfolio, minore sarà il rischio di concentrazione, perché qualora un titolo specifico dovesse andare male, ve ne sarebbero altri che invece potrebbero compensarne il calo.
S&P Global Clean Energy
Tornando ai nostri fondi, questo è considerato un ottimo ETF in piena espansione. Replica l’indice delle maggiori società americane che investono nel mercato delle energie rinnovabili.
Lyxor Green Bond
Se cerchi un ETF stabile, questo può fare al caso tuo. Il fondo è domiciliato presso l’Euronext di Parigi, cioè il gruppo che comprende le Borse di Amsterdam, Bruxelles e della capitale francese. Tornando al rischio di volatilità, questo in particolare non arriva nemmeno al 4%.
Per quanto riguarda invece la performance, questa seppur bassa (si attesta sul 5%) resta sempre stabile, ed è per questo che viene scelto da chi non vuole rischiare. Non a caso ha un indice di rating Morningstar di 2 stelle su 3, dove le stelle rappresentano il punteggio di qualità che indica l’efficienza nella gestione degli investimenti. I consulenti finanziari consigliano spesso di inserire questo ETF nel portfolio proprio per diversificare ed evitare il rischio di volatilità e di concentrazione.
Nasdaq Clean Edge Energy
Come puoi intuire dal nome di questo ETF, stiamo parlando di un fondo che si concentra sui titoli principali quotati al Nasdaq. Si tratta del “National Association of Securities Dealers Automated Quotation”, cioè della prima borsa al mondo completamente elettronica, nata a Wall Street nel 1971. Questo fondo ha una percentuale dell’Asset complessivo (cioè del rapporto tra il numero di quote e il valore del mercato) del 14%, ma considera che si limita al solo mercato dell’Asia.
Invesco Wilder Hill Clean Energy
Con una performance del +180%, questo fondo è stato considerato uno dei migliori fondi del 2020. Si caratterizza per alcuni fattori molto interessanti, tra cui il trend positivo mantenuto anche nel corso del 2021. In secondo luogo presenta la cosiddetta esposizione fisica, e quindi puoi ottenere il tuo reddito grazie alla distribuzione dei dividendi.
È domiciliato negli Stati Uniti, ed è l’esempio perfetto dell’unione di cui ti parlavamo all’inizio tra redditività e sostenibilità. Investendo in questo fondo sei sicuro di contribuire al futuro eco-compatibile del tuo investimento, perché il fondo ha l’obiettivo di investire in società che si adoperano per le energie pulite.
S&P Kensho Clean Power (US78468R6559)
Questo fondo ha avuto una performance del +123% nel 2020, e si basa sulle principali società che operano nel settore green di New York. Si caratterizza per essere gestito da Standard & Poor’s, classificandosi quindi come uno dei migliori fondi.
Invesco Global Clean Energy
Infine, concludiamo questa panoramica con il fondo gestito dal marchio Invesco, anch’esso sinonimo di garanzia. Si tratta di un fondo recente che infatti non ha ancora il rating assegnato, ma che si basa sull’indice delle più importanti società che lavorano nel campo delle energie green, sia in America che in Europa.
Tutto ciò premesso, penso sia ovvio che investire negli etf green economy rappresenta un potenziale vantaggio da sfruttare. È chiaro anche che per cominciare tu abbia bisogno di approfondire ancor più ed ancora più in dettaglio l’argomento.
Per fare questo occorre che tu sviluppi una competenza, anche minima sull’argomento, in maniera di poter fare scelte oculate o, quanto meno, consapevoli.
Rischi connessi all’acquisto
Il principale rischio legato all’investimento in uno degli ETF di cui ti ho parlato è sicuramente rappresentato dall’elevata volatilità che questi strumenti possiedono. Questa caratteristica, infatti, è un’arma a doppio taglio in quanto può causare grosse crescite di prezzo ma altrettanti rovinosi cali.
Inoltre spesso questi ETF sono composti da poche società, per cui sono certamente più rischiosi di un ETF che investe ad ampio spettro sul mercato, acquistando centinaia di aziende contemporaneamente.
Infine, anche se il rischio di concentrazione è implicitamente limitato acquistando un ETF, non è escluso che il fondo possa sbagliare le sue scelte. Controlla sempre le società che compongono l’ETF ed approfondisci, non limitarti a guardare le performance.
Conclusioni
Poco importa se intendi investire nella green energy per questioni etiche oppure esclusivamente a scopo di lucro, puntare su questo settore è (e sarà) molto attuale per parecchi anni a venire. L’attuale tensione geopolitica tra est ed ovest esacerbata dall’attacco russo in Ucraina non ha fatto altro che evidenziare con ancora maggiore urgenza il problema: tutta Europa ha fame di energia e dovrà, in qualche modo, trovare rapide soluzioni per mettere in sicurezza il suo futuro.
In conseguenza di ciò è ragionevole pensare che le aziende coinvolte nella green economy non potranno che beneficiarne. Questo non vuol dire, ovviamente, che i guadagni saranno certi purtroppo.
Comunque, partendo dal presupposto che non fornisco alcun consiglio di investimento, ma esprimo semplicemente il mio parere, non scegliere a caso tra gli ETF che ti ho indicato. Quando si tratta di investire i propri soldi bisogna essere prudenti ed agire con consapevolezza.
Per acquisire questa padronanza puoi leggere il nostro blog e per tutto il resto non posso fare altro che augurarti di centrare tutti i tuoi obiettivi di investimento, in bocca al lupo!