“Se vuoi vincere la paura, non sederti a casa a pensarci. Esci e datti da fare.”
Dale Carnegie
Ogni giorno ti trovi a vivere in un ambiente caotico, frenetico, incentrato sulla paura. Tutto il mondo appare un posto pericoloso.
E non hai tutti i torti!
Vedendo ciò che ti propinano i notiziari, è facile diventare timorosi ed essere pervasi da un profondo senso di paura.
La chiave fondamentale è quella di evitare di esserne sopraffatti. La paura può condurti alla rabbia ed alla violenza ed è in grado di distorcere e distruggere la tua realtà.
Tutta la tua vita è governata dalla paura, che ti dice quello che devi o non devi fare ed il tipo di vita che devi condurre. Ci sono azioni che tu non hai mai voluto intraprendere per via delle tue paure e che ti avrebbero offerto la possibilità di ottenere molto di più di quello che hai ora…
La cosa più importante da accettare è che, da un lato, è essenziale essere in grado vincere le tue paure, ma dall’altro devi essere comunque consapevole che una volta che avrai superato una delle tue paure, ne seguirà subito un’altra.
In questo articolo è mia intenzione fornirti alcuni consigli per riuscire a controllare le tue paure, evitando che possano influenzare negativamente il tuo futuro. Riuscendo a vincere e combattere la paura sarai in grado di creare la realtà che desideri.
Andando a rileggere alcuni appunti che mi ero presa un paio di anni fa ascoltando un video motivazionale, ho trovato questa frase:
“Allena la tua mente, offrile la verità. Non lasciare che la paura o le bugie arrivino a te e ti blocchino”.
Mentre ragionavo su questa affermazione, mi sono resa conto che, molto spesso, capita di trovarsi in stallo proprio a causa delle proprie paure. Poi mi sono ricordata del libro scritto da Susan Jeffers “ Feel the fear and do it anyway”, ed ho deciso di rileggerlo, in modo tale da poter trovare spunti utili da offrire per uscire dall’impasse.
Ogni qual volta entri in un territorio a te sconosciuto sperimenti la paura di:
– parlare in pubblico;
– prendere la decisione giusta;
– restare da sola;
– invecchiare;
– perdere qualcuno che ami;
La paura spesso ti impedisce di progredire e di andare avanti con la tua vita e tu decidi semplicemente di continuare a seguire la corrente, rinchiusa fra le tue quattro mura domestiche.
Pertanto lo stratagemma da utilizzare è provare paura e continuare ad andare avanti, agendo sempre e comunque! Alla base di ogni tua singola paura risiede il timore di non riuscire a gestire in maniera adeguata gli ostacoli che la vita mette sulla tua strada.
“Non ce la faccio!!!”. Affermi.
La verità è che, se tu fossi in grado di gestire tutto ciò che ti capita nel corso della tua avventura quotidiana, di che cosa avresti paura?
NON AVRESTI PAURA DI NULLA!
Tutto ciò che devi fare è sviluppare fiducia nelle tue abilità a risolvere le situazioni di difficoltà.
Cos’è la paura ?

La paura è un’emozione che nasce quando ti accingi ad affrontare qualcosa di nuovo e sconosciuto. Nasce dall’ignoranza o anche dai tuoi complessi di inferiorità.
Secondo altri orientamenti le paure si originano durante le fasi della crescita, attraverso i rapporti con i genitori i quali, senza volerlo, trasmettono ansie e timori nei confronti di determinate situazioni.
Molte delle tue paure derivano quindi dai condizionamenti ricevuti durante l’infanzia. Ricordi le raccomandazioni della mamma? “Stai attenta! Fai attenzione! Non voglio che ti capiti nulla!”. Il che equivale a dire: “Non sei abbastanza brava, non sei in grado di cavartela da sola”.
Tutto questo contribuisce a ridurre la fiducia ed a soffocare la tua voglia di fare!
Le nostre paure nascono quando siamo bambini. Il problema è che crescendo non scompariranno magicamente. L’unica maniera di sbarazzarsi del timore di fare una cosa è semplicemente facendola, aumentando così notevolmente la fiducia in noi stessi.
In base a quanto afferma il dott. Joe Dispenza, stimato docente, ricercatore, consulente aziendale, autore e formatore internazionale, le emozioni sono il frutto delle nostre precedenti esperienze, per cui, appena ci ricordiamo di un problema e rievochiamo una determinata situazione, diventiamo tristi, infelici ed abbiamo paura.
Il passato tende a divenire il nostro futuro prevedibile.
Volendo esemplificare, il ciclo è il seguente: esperienza → emozione → ricordo → paura / tristezza / infelicità.
Inoltre è un dato di fatto che le persone, quando si svegliano, iniziano a pensare ai loro problemi ed alle loro paure derivanti magari da azioni svolte nel passato e collegate a persone, cose o luoghi. Successivamente il cervello immagazzina tutte queste informazioni che si tramutano in ricordi.
Si tratta di veri e propri circuiti di memoria stoccati nel cervello che portano con sé le emozioni vissute in quel determinato contesto.
Perché abbiamo paura?
Suppongo che chi ci ha creati ci abbia programmati proprio per essere governati da questa emozione, scatenata da un pericolo percepito, che modifica il nostro comportamento allo scopo di preservarci. Questa emozione, volenti o nolenti, influenza alla grande tutte le scelte che facciamo e di conseguenza tutti i risultati che otteniamo.
La paura è il veleno dell’azione.
Chi siamo e cosa facciamo è frutto di come riusciamo a vincere la paura che, anche se ha il fine di evitarci dei pericoli, finisce per essere uno, se non il più grande, degli ostacoli che dobbiamo superare per il conseguimento dei nostri obiettivi.
Se ragioni razionalmente comprendi sicuramente che la stragrande maggioranza delle tue paure finiscono per non verificarsi affatto e capisci, di conseguenza, che è opportuno trovare degli antidoti con i quali mitigarne gli effetti.
Le 5 verità sulla paura

Fin dalla primissima infanzia, ogni esperienza vissuta e le emozioni correlate, vengono registrate all’interno della tua mente, sedimentando nel tuo sub-conscio.
In seguito, tutte queste esperienze possono creare in te timori, preoccupazioni, ansie, che portano alla necessità di riprogrammarti per non dover rivivere nuovamente quella determinata emozione negativa.
Tutto ciò ti conduce a chiuderti nel ciclo delle tue abitudini, nella tua “comfort zone”.
Per fuggire da questo circolo vizioso devi riprogrammare la tua vita ed il tuo modo di pensare. Per far questo è necessario che tu comprenda le 5 verità sulla paura:
- La paura non scomparirà fino a quando avrai intenzione di migliorarti. Questo significa che fino a quando avrai degli obiettivi da raggiungere e vorrai attivarti per raggiungerli, la paura sarà al tuo fianco. Non è forse vero che il fatto stesso di volerti sempre mettere in gioco porta con sé timori e dubbi? E’ inequivocabile, la paura fa parte del gioco e se deciderai di aspettare che ti passi prima di intraprendere un progetto, credo proprio che dovrai aspettare a lungo… Sarà un po’ come “aspettare Godot“…, che non arriverà mai…
- L’unica maniera per sbarazzarsi della paura di fare qualcosa, è quella di andare avanti e farla! Quindi devi agire adesso!!! Di fatto la paura comparirà solo la prima volta…, man mano che ripeterai quel qualcosa che ti spaventa più e più volte, prenderai in mano la situazione ed i timori saranno vinti per sempre! A quel punto sarai pronta per una nuova sfida verso l’ignoto!
- L’unica maniera di sentirti meglio con te stessa è facendo le cose; man mano che ti troverai, passo dopo passo, ad affrontare territori sconosciuti che ti inducono paura, inizierai a sentirti sempre più forte e sicura di te. Tenendoti attiva acquisirai slancio e sarà molto più facile sconfiggere le tue paure in quanto non ci penserai più…
- Non sei solo tu a provare timore nel momento in cui ti trovi in un territorio sconosciuto: capita a tutti quanti! Anche alle persone famose o a chi già ricopre cariche importanti. Se gli altri ce l’hanno fatta sarai in grado anche tu di vincere la paura.
- Spingerti oltre la paura sarà meno spaventoso che vivere in preda ad una sensazione di impotenza dovuta all’essere fossilizzata nelle vecchie abitudini (magari neppure buone!). Quando riuscirai a vincere le tue paure sarai pervasa da un’enorme sensazione di sollievo e ti chiederai come mai non hai agito prima!
Come vincere la paura?

Per poter vincere la paura è necessario rendersi conto di una grande verità: comprendere che il problema non è tanto rappresentato dalla paura, il vero nemico è un altro e sei tu!!!
Infatti noi siamo i nostri più grandi sabotatori!
Per affrontare il problema posso dirti che alla base di tutto, ci deve essere un cambio di sistema operativo: una modifica di base del modo in cui ragioni e sei portata a vedere le cose.
Non puoi continuamente farti trasportare dalla corrente sotterranea di terrore, preoccupandoti del futuro. Finiresti per non vivere il presente! A questo proposito mi viene in mente l’esempio di cui parla Susan Jeffers nel suo libro.
Si tratta del caso di Janice, una casalinga di mezza età, che era continuamente preoccupata e viveva nel terrore. Aveva pianificato tutta la sua vita al fine di evitare qualunque tipo di rischio. Tutto questo fino a quando suo marito non ebbe un ictus.
A quel punto Janice passò dall’essere completamente protetta e tutelata, all’essere lei stessa, a doversi prendere cura completamente del marito. Ora toccava a lei entrare in scena. E pensare che si augurava persino di morire prima di lui, perché riteneva di non essere in grado di vivere da sola.
In realtà tutto ebbe un lieto fine: dopo un momento di normale e totale stordimento, entrambi riuscirono a gestire brillantemente l’evento e persino il loro rapporto ne uscì rafforzato.
Non puoi eliminare la paura e nemmeno rinchiuderti in una campana di vetro, puoi solo adoperarti per trasformarla in una compagna di viaggio.
Il segreto è saper gestire il timore passando da una situazione di dolore ad una di potere.
Il potere a cui tendere non deve essere inteso nella sua accezione negativa (ad esempio quello di soverchiare gli altri), bensì nel senso di volerti bene, di essere capace di affrontare le situazioni, di fare tutto il necessario per la tua crescita personale, potere di creare gioia e soddisfazione nella tua vita.
Per poterti aiutare a vincere la paura, ho pensato di fornirti qui di seguito alcuni consigli e strategie utili.
Utilizza la meditazione

Le persone tendono a perdere il loro libero arbitrio, lasciando che i loro comportamenti abitudinari li programmino giorno dopo giorno a livello inconscio. Il 95% di ciò che si è a 35 anni è una registrazione di comportamenti, reazioni emotive, paure e credenze che agiscono su di noi come quando si esegue un programma sul computer.
Così una persona con il restante 5% può ripetersi: “Voglio essere più in salute!” oppure “Voglio essere più felice” o ancora “Voglio essere libera!”. Ma il corpo segue un diverso programma.
Quindi come si fa a cambiare?
Una possibile soluzione può essere quella di andare oltre la mente analitica, quella che separa l’inconscio dal conscio, facendo entrare in gioco la meditazione. Praticando la meditazione si può imparare a modificare le onde cerebrali, a rallentare la nostra corsa, ad entrare nel nostro sistema operativo producendo cambiamenti importanti.
Qualora volessi approfondire maggiormente l’argomento ti consiglio di leggere l’articolo dedicato alla meditazione.
Utilizza le parole in maniera corretta

Una volta che avrai interrotto il ciclo dei comportamenti, e delle reazioni emotive conseguenti, potrai passare alla riprogrammazione della tua vita. Potresti cominciare imparando ad utilizzare le parole giuste, sostituendo:
“Non posso” con “Non voglio”. Questo perché sei solo tu l’artefice del tuo destino;
“Dovrei” con “Potrei”. Dovrei porta con sé un senso di colpa che è meglio non coltivare… Puoi avere maggiore controllo se utilizzi le parole giuste;
“E’ un problema” con “E’ un’opportunità”. Ad esempio, se perdessi il portafoglio sarebbe sicuramente una terribile esperienza, ma è proprio sbagliando che si impara, sarebbe un’esperienza formativa. Considerando ciò che ci capita come un’opportunità, si aprono le porte alla propria crescita personale;
“lo spero” con “Io so”. La parola “sperare” porta con sé vittimismo e conduce a preoccupazione e notti insonni. Diversamente “sapere” che riusciremo nello scopo porta con sé energia e forza;
“Come farò a superare tutto questo?” con “Io posso gestire la situazione”. Si tratta ancora una volta di abbandonare il senso di autocommiserazione, per gestire al meglio le situazioni che ti si presentano davanti.
Allarga la tua zona di comfort
Con il nuovo vocabolario alla mano puoi portare maggiore forza nella tua vita ed allargare così la tua zona di comfort.
Ogni giorno prenditi qualche rischio in più.
Prima di andare a dormire pianifica un rischio da prendere il giorno dopo, in questo modo potrai contribuire alla crescita della tua autostima.
Inoltre, ogni giorno, memore del fatto che sei “il più grande miracolo della natura” ripeti:
– “Io sono potente e amata”;
– “Io sono potente e amo”.
Pensa positivamente

Un’altra cosa che può contribuire a farti acquisire potere, è rappresentato dall’importanza di vedere gli aspetti positivi della vita.
Qualcuno potrebbe obiettare: “Ma non è realistico!”
Eppure alcuni studi riportano che, nel 90% dei casi, gli eventi negativi di cui ti preoccupi non si verificano affatto. In altre parole, le preoccupazioni hanno meno del 10% di probabilità di realizzarsi.
Smettila di nutrirti di pensieri negativi, perché possono solo che contribuire a paralizzarti di fronte alle tue paure!
Un bicchiere riempito per metà sarà per qualcuno “mezzo pieno” ma per qualcuno sarà “mezzo vuoto”. La quantità d’acqua non cambia, è sempre la stessa, ma pensare che sia “mezzo pieno” è la maniera in cui si dovrebbe affrontare la vita.
In buona sostanza dobbiamo cercare di evitare i pensieri negativi, concentrandoci su quelli positivi.
Pensare razionalmente alle cose poi aiuta moltissimo. Si possono fare ragionamenti precisi, ipotizzare delle conseguenze e le loro rispettive probabilità. Immaginando cosa può andare storto, potrai studiare sistemi di difesa da mettere in atto per mitigare od annullare questi aspetti negativi.
Quando sarà il momento di agire, se sei spaventata, il tuo corpo metterà in circolo nel tuo flusso sanguigno le stesse sostanze che metterebbe in circolo quando sei eccitata. Quindi, subito prima di agire, pensa: “Sono proprio eccitata! Finalmente posso provare XYZ!” e non: “Oddio! Sono spaventata! E se andasse storto qualcosa?”.
Prenditi le tue responsabilità

Sei tu che ogni giorno scegli di comportarti in una determinata maniera e decidi di essere padrona o meno delle tue emozioni. Per cui la verità è che tu, e solo tu, sei responsabile del controllo delle tue paure.
Da cosa dipende? Per scoprirlo ho fatto nuovamente ricorso al dott. Dispenza.
Più un evento ha generato forti emozioni, più la nostra mente pone attenzione alla causa da cui ha avuto origine, creando così ricordi a lungo termine.
Il pensiero rimane dentro al circuito di quella esperienza, convincendoti dell’impossibilità di poter controllare le reazioni ad essa conseguenti. Se la reazione emotiva viene mantenuta a lungo, si crea un’indole.
Ad esempio se chiedessimo ad un’amica: “Perché sei così cinica?” la risposta potrebbe essere: “Perché un anno fa mi è capitato questo…”. Purtroppo se la reazione emotiva ad un evento persiste per mesi, siamo di fronte al delinearsi di un vero e proprio tratto della personalità, difficile da scalfire.
Per cui abbreviare il periodo refrattario delle reazioni emotive è sicuramente un buon punto da cui partire per ottenere il controllo della propria vita.
Cosa si intende per periodo refrattario?
In psicologia si intende il periodo di tempo in cui la risposta ad un secondo stimolo subisce un notevole rallentamento, a causa del fatto che non siamo ancora riusciti ad elaborare uno stimolo precedente. In pratica le persone che hanno avuto un problema continuano a rievocare quella situazione, perché le emozioni date dagli ormoni dello stress, dagli ormoni della sopravvivenza, gli dicono di fare attenzione a ciò che è successo, per essere preparati nel caso in cui dovesse accadere di nuovo.
Se non riesci a metabolizzare un evento accaduto mesi fa, diventerà molto difficile ottenere il controllo della tua esistenza. Il successivo arrivo di un nuovo stimolo subirà un rallentamento tale da farti rimanere in stallo.
Sembra infatti che molti passino il 70% della loro esistenza vivendo in modalità “sopravvivenza”, cercando di immaginare il caso peggiore che gli potrebbe capitare sulla base delle esperienze vissute. Tutto questo, fra le infinite possibilità a disposizione, porta a scegliere quella peggiore. Come? Abbracciandola emotivamente attraverso il timore e creando uno stato di paura anche nel corpo.
Tu decidi così di rimanere nello stato in cui ti trovi, utilizzando i problemi della vita per riaffermare i tuoi limiti. La cosa più difficile di un cambiamento che hai intenzione di intraprendere, non è il cambiamento in sé, bensì il disagio e la paura inevitabile che percepirai a seguito di quel diverso modo di agire che non fa più parte della tua routine quotidiana.
Prendi coscienza delle tue azioni
Eppure devi prenderti le tue responsabilità e:
1) Non incolpare gli altri per ciò che dipende unicamente dalle tue azioni;
2) Prendersi responsabilità significa non colpevolizzare te stessa per eventuali errori commessi. Il tutto fa parte del normale processo di crescita;
3) Attenzione a non giocare il ruolo della vittima;
4) Non prestare troppa attenzione alle “vocine” interne che borbottano di continuo e ti portano a farti domande, a darti le relative risposte, in una sorta di monologo senza fine che ti conduce fuori strada….: “Mi chiamerà, perché non mi chiama….? Sarà per quello che gli ho detto? Però non posso chiamarlo io….” “Perché non sono stata invitata a partecipare alla riunione? Sarà perché non me lo merito?”
5) Determina cosa vuoi nella vita ed agisci in quella direzione;
6) Sii consapevole delle innumerevoli “frecce che puoi avere al tuo arco”.
Il piano d’azione

Detto tutto questo, non ti resta che decidere di iniziare la tua giornata al meglio, seguendo un piano d’azione ben preciso.
- Per creare una visione positiva della vita, ascolta musica rilassante, medita;
- Acquista libri o audiolibri che ti possano motivare nel raggiungimento del tuo obiettivo. Li puoi ascoltare mentre sei in auto o mentre ti eserciti;
- Contornati di frasi positive che puoi scrivere sui post- it. Prendile dai libri che ti piacciono di più e che risvegliano in te emozioni positive.
- Procedi con le affermazioni positive. Io, ad esempio, appena sveglia ancor prima di mettere i piedi giù dal letto, ogni giorno affermo: “Oggi sarà una splendida giornata!” E condivido poi la mia affermazione con tutta la famiglia.
- Evita di ascoltare i notiziari o leggere quotidiani, dal momento che portano con sé molta negatività, di cui non abbiamo certo bisogno. Piuttosto leggi qualcosa di motivazionale, che ti permetta di crescere ed andare sempre avanti.
La paura è un fatto reale, è un’emozione accompagnata da una reazione organica del corpo, originata dal sistema nervoso autonomo, che prepara la persona alla situazione d’emergenza. Tuttavia bisogna ricordarsi che paura ed entusiasmo sono in realtà due facce della medesima medaglia. La differenza è rappresentata da come il cervello ti fa interpretare la cosa.
Quando hai paura, il cervello, per proteggerti, agisce contro di te. Quando sei colta dall’entusiasmo, il cervello sta enfatizzando in maniera positiva le tue azioni.
A questo proposito per poter passare all’azione ti consiglierei di utilizzare la regola dei 5 secondi.
Che cos’è la regola dei 5 secondi?
Si tratta di un metodo ideato da Melanie Robbins che l’ha condotta, dal trovarsi in uno stato di totale fallimento e paura di agire, all’essere una famosa autrice di bestseller, una life coach, e conduttrice televisiva.
Il metodo prende lo spunto dal conto alla rovescia eseguito prima dei lanci spaziali. L’obiettivo è quello di confondere il nostro cervello, impedendogli di frenare le nostre azioni nei momenti di paura.
Quando ci troviamo sul punto di fare qualcosa di scomodo o che ci mette ansia, per impedire che il cervello ci fermi, è sufficiente fare il conto alla rovescia e poi agire! In questo modo il cervello sarà occupato a contare e non avrà tempo di bloccarci!
L’utilizzo della regola dei cinque secondi (5-4-3-2-1!) può essere molto utile perché ti permette di interrompere la paura attraverso l’azione. In più ti porta ad ancorare i tuoi pensieri a qualcosa di positivo, facendo tacere i messaggi del tipo: “Tu non puoi fare questo, o quello…..!”.
Con questo metodo potrai eliminare il “sabotatore” che è dentro di te e mettere definitivamente da parte la voce della paura!
Quindi non aspettare di sentirti meglio, della serie: “Appena sarò riuscita a trovare un equilibrio con me stessa… lo farò”. Ma AGISCI!
Il fare le cose viene prima del sentirsi bene con se stessi, senza contare che non appena sarai riuscita a fare in modo che qualcosa accada, ne potrai trarre un grandissimo beneficio anche in termini di maggiore sicurezza ed autostima.
Che ne dici, invece, di affermare: “Voglio gestire la situazione! Ce la voglio fare!”.
Procedi quindi con il conto alla rovescia, 5-4-3-2-1 e decolla verso un nuovo universo, lontano dalla prigione che ti auto-imponi ogni giorno.
Ottimo Articolo, mi state abituando a letture davvero interessanti.
Grazie.
Grazie! 🤗