Da quando sono diventata mamma, ogni giorno è dedicato a loro, Alice e Valentina.
Il mio desiderio più grande è quello di lasciar loro un’eredità di parole, pensieri, suggerimenti che possano aiutarle durante il percorso che, inevitabilmente, dovranno intraprendere da sole.
Pensando ad un bambino mi vengono in mente due poesie, una di Alfred Tennyson:
“Fiore che spunti dal muro screpolatoIo
ti colgo dalla fessura
Ti tengo qui, la radice e tutto, nella mia mano
Piccolo fiore – ma se potrò capire
ciò che sei, la radice e tutto, e tutto in tutto,
saprò che cosa sono Dio e l’uomo.”
Ed una di Matsuo Bashô e M. Muramatsu:
“Quando guardo attentamente
vedo il nazuna che fiorisce
sull’orlo della siepe.”

Per come la vedo io, i nostri figli possono essere rappresentati da fiori, degli splendidi miracoli della natura con cui possiamo comportarci in diverse maniere. Possiamo strapparli con tutte le loro radici e tenerli nelle nostre mani, impedendo loro di realizzare i propri desideri e seguire le proprie inclinazioni. Oppure possiamo allevarli senza avere alcuna pretesa, semplicemente accompagnandoli nel loro cammino, godendoci la gioia della vista di un “fiore” che sboccia.
Non avere aspettative
Si tratta sicuramente di un significato completamente personale e che non ha nulla a che vedere con la corretta interpretazione poetico-letteraria, tuttavia, le due poesie mi servono come esempio per definire due concetti a mio avviso molto importanti:
1. Guarda i tuoi figli per quello che sono: non avere ASPETTATIVE. Non concentrarti sulle critiche. Sii invece gentile, sorridi e contribuisci a creare fantastici ricordi;
2. Fai esplodere il loro talento e non strapparli via dai loro interessi. Evita di condizionarli troppo in base ad esigenze e priorità a loro estranee: i bambini hanno bisogno di una guida ed hanno i nostri stessi diritti, sono uguali a noi. In quanto tali è necessario considerarli come nostri pari, hanno valore, e vanno trattati come persone che hanno qualcosa da dire.
Durante il mese di luglio abbiamo accompagnato Katherine, la nostra ragazza alla pari, a Ferrara per vedere la mostra di uno dei suoi artisti preferiti, Bansky. Sinceramente non avevo mai preso in seria considerazione questo artista di strada. Mi sono dovuta ricredere: sono stata molto contenta dell’esperienza fatta ed ho apprezzato soprattutto alcuni interessanti messaggi che mi hanno fatto riflettere. In modo particolare mi ha colpito una frase:
“Molti genitori fanno di tutto per i loro figli, eccetto lasciarli essere loro stessi”.
Niente di più vero!

Sempre desiderosi di evitare qualunque tipo di problema ai nostri figli, scongiurando fallimenti e delusioni, sempre pronti ad offrire loro il meglio, non ci rendiamo conto che si rischia di togliere loro il libero arbitrio, l’indipendenza.
L’importante è che tu sei tu
Ieri mia figlia è venuta a casa con un lavoretto svolto in classe che mi ha colpito. La frase in questione era: “La cosa importante è che tu sei tu. E’ vero che sei stato un bebè, che sei cresciuto e ora sei un bambino e che diventerai un uomo o una donna. Ma la cosa più importante è che TU SEI TU!“.
Bisogna riconsiderare il nostro modo di agire come genitori, lasciarli fare e sbagliare, focalizzandoci sul PROCESSO E NON SUI RISULTATI RAGGIUNTI!
Il voto, andrebbe dato all’impegno, alla metodologia utilizzata, alla costanza, alla presenza di obiettivi… Il percorso verso l’indipendenza significa non fare per i tuoi figli ciò che possono già fare da soli. Questo percorso, dalla nascita alla maggiore età, è caratterizzato da diverse fasi che vanno rispettate.
Quando i bimbi sono appena nati, siamo noi genitori a svolgere tutto per loro. Li accudiamo, li nutriamo, li vestiamo, vegliando giorno e notte. Poi crescono un pochino, li vediamo per la prima volta camminare da soli pronti ad intervenire in caso avessero bisogno della nostra mano, tentano le prime interazioni con il mondo e noi genitori affrontiamo le esperienze insieme a loro.
Lascia che svolgano i loro compiti da soli
In seguito diventa importante osservarli mentre svolgono i loro compiti da soli: imparano a vestirsi da soli, a lavarsi i denti, a pettinarsi, a fare la doccia. Infine, noi dobbiamo lasciare completamente la scena e far fare loro tutto in maniera completamente indipendente! Dallo svegliarsi da soli, a preparare qualche manicaretto delizioso, ad organizzarsi completamente la giornata.
A questo proposito è importante fissare regole ed aspettative, che andranno sempre accompagnate da una enorme quantità di sorrisi. 🤗
Ogni giorno decidi di:
Farli “lavorare”. Il tutto inteso nel senso di farli sentire pienamente parte di una squadra, la famiglia, che dal loro contributo potrà trovare grande giovamento;
Dare importanza alle loro idee. L’uso smodato dei “no” va ridotto. Iniziamo a provare con i “sì”;
Mantenere la parola data;
Far esplodere il loro talento;
Vedere i tuoi figli per quello che sono.
La storia di Seme e Semino

Ti voglio raccontare una storia, quella di 2 semi, che, per semplicità, ho chiamato SEME e SEMINO. È una storia che racconto spesso alle mie figlie perché a loro piace molto ed è ricca di interessanti spunti legati alla crescita di ognuno di noi, quindi molto adatta anche a noi genitori.
C’erano una volta due semi, Seme e Semino appunto, che vivevano al calduccio sotto terra, in attesa di spuntare fuori e diventare alberi forti e rigogliosi. Semino all’idea di crescere era pieno di entusiasmo e vedeva tutto in maniera positiva. Diceva a Seme: “Sai, non vedo proprio l’ora di spuntare fuori, vedere il sole, sentire il vento, diventare talmente grande da poter fare ombra ai bambini che giocheranno attorno a me, vedere gli uccellini sui miei rami cinguettare e preparare i propri nidi…E tu Seme?”.
Seme al contrario rispondeva: “Sei proprio un incosciente! Sai quanti pericoli ci sono fuori dalla terra? Io preferisco rimanere qui al sicuro. Pensa alla pioggia ed alle tempeste che potrebbero rompere i nostri rami, pensa agli animali che potrebbero scavare il terreno e rovinare le nostre radici, pensa agli uomini che potrebbero abbatterci per far legna. È fuori discussione, io da qui non mi muovo!”.
E così Seme e Semino presero due strade diverse. Semino piano piano spuntò fuori dal terreno e si trasformò in uno splendido albero dalla chioma lussureggiante. Gli uccellini e gli scoiattoli trovarono in lui un riparo sicuro ed i bambini si divertivano moltissimo ad arrampicarsi e riposarsi all’ombra delle sue fronde nelle calde giornate d’estate.
Seme invece decise di non seguire le proprie inclinazioni e l’enorme potenziale a sua disposizione e rimase AL SICURO sottoterra. Un giorno una gallina, razzolando alla ricerca di cibo, trovo Seme e se lo mangiò!
Morale della storia
Cosa ci insegna questa storia? Alcuni messaggi interessanti, che potremmo approfondire con i nostri figli.
Innanzi tutto non bisogna avere paura di crescere e quale modo migliore se non quello di seguire le proprie inclinazioni definendo così il proprio scopo? Scopo che deve essere quello di “elevarsi come una montagna, non ridursi ad un granello di sabbia”, inghiottiti dalla vita.
Alcuni piccoli spunti utili per genitori in crescita

Mi sento di concludere dando quelli che per me sono spunti utili che ogni giorno mi aiutano a svolgere meglio il mio duro lavoro di mamma.
Sei il mio diamante grezzo
Ogni giorno impegnati a far sentire ai tuoi figli quanto sono importanti per te, accettandoli ed amandoli per quello che sono, senza condizionamenti. Ricordati di sorridere tutte le volte che li vedi, dicendo loro quanto sei orgogliosa per tutto ciò che fanno. Ai figli piace che i genitori siano orgogliosi e che venga detto loro. Presta attenzione quando parlano o esprimono la loro opinione. Magari chiedi il loro parere per le scelte da effettuare: dove andare a cena, quale film vedere insieme, quale abito indossare… In questo modo si sentiranno importanti.
Sono a tua disposizione
Quando ti relazioni con i tuoi figli mettiti al loro livello, seduta per terra o accovacciata, riuscirai così a vivere in maniera più coinvolta il dialogo offrendo la tua massima disponibilità, fisica oltre che mentale.
Grazie
Apprezza ciò che fanno e ringraziali del loro impegno. Non c’è nulla di meglio di un GRAZIE per farli sentire importanti ed unici. Ammirali per i risultati raggiunti: quando realizzano un loro progetto digli: “Grandioso!!! Continua così!”. Se aggiungerai complimenti, quelli veri, potrai contribuire ad accrescere la loro autostima.
Ho fiducia in te
Tutti i giorni dì loro che li ami più di ogni altra cosa, lascia loro dei biglietti da cui emergano tutti i tuoi sentimenti e che mettano ben in chiaro che ti aspetti sempre il meglio che possono fare: “Ho completa fiducia in te e credo farai bene!”, potresti dire.
Ti voglio bene
Chiarisci che vuoi loro bene al 100%, il 100% delle volte. Metti tutto da parte quando hanno bisogno di te o ti devono chiedere qualcosa: spegni la TV, chiudi il libro, metti via il telefonino, come se fossero le persone più importanti del mondo.
No alle critiche
Evita di criticare per qualcosa che non può essere cambiato o che è accaduto nel passato. Se viene commesso un errore, discutine con loro. Estrapola insieme a loro la lezione che si può imparare e non tirare più fuori l’argomento.
Sii autorevole non autoritaria
Non lamentarti, non cercare di farli sentire in colpa per qualcosa che hanno fatto e che non ti è piaciuto. Ricorda che il compito dei nostri figli è quello di realizzare il loro potenziale e non quello di compiacerci. Non utilizzare mai la tua autorità di genitore per forzarli a fare qualcosa contro la loro volontà. Non essere AUTORITARIO ma AUTOREVOLE. Evita di usare affermazioni del tipo: “Fai questo perché lo dico io!!! Ma usa piuttosto frasi come: “Fai questo perché ti sarà utile…”.
Trova soluzioni insieme a loro
Motiva le tue argomentazioni o richieste. Invece di discutere trova un accordo, negozia e fai capire loro perché pensi che una determinata cosa sia meglio rispetto ad un’altra. Racconta del tuo lavoro e di ciò che fai e magari chiedi a loro per risolvere un problema…
Tratta il tuo compagno o marito con amore
Ultima cosa, tratta il tuo compagno o marito sempre con amore e rispetto in loro presenza, in maniera tale da farli crescere forti e sicuri. Tutto questo contribuirà a renderli capaci a loro volta di costruire relazioni durevoli e saper crescere a bene i propri figli come stai sicuramente facendo tu!