Sono ormai molti anni che le banche sono diventate come un grosso supermarket, che offre alla propria clientela una moltitudine di servizi non sempre di natura finanziaria. Allo stesso tempo il grande sviluppo della rete e dei sistemi informatici ha portato numerose innovazioni, volte al tentativo di risolvere i numerosi problemi verificatesi durante tutte le ultime crisi finanziarie.
Ti saresti potuto trovare di fronte ad un’ignara massaia che aveva sottoscritto un prodotto finanziario complesso, che includeva magari l’uso di derivati, oppure ad un pensionato privo di alfabetizzazione finanziaria che aveva acquistato prodotti finanziari speculativi ad alto rischio, ma ad altrettanto alto margine per la banca.
Il problema di fondo da risolvere riguardava principalmente la gestione responsabile del risparmio dei clienti e, di conseguenza, la corretta regolamentazione del mercato dei capitali. È proprio per questo motivo che, proprio subito dopo la profonda crisi finanziaria del 2007/2008, è stata introdotta la Mifid.
Se non sei sicuro di conoscere a fondo questo strumento, pensato proprio per tutelare il tuo specifico interesse, leggi tutto l’articolo fino alla fine ed avrai tutte le tue risposte.
Un’ultima cosa prima di partire con l’articolo.
Tieni presente che non puoi affidarti unicamente a terzi. Per fare scelte oculate, infatti, dovresti cercare di possedere adeguate competenze e conoscenze in materia. In questo modo potrai valutare e scegliere con maggior competenza gli investimenti che ti vengono proposti.
Cos’è il Questionario Mifid ed a Chi è Rivolto

Se sei interessato al mondo della finanza e degli investimenti, sicuramente avrai sentito parlare del questionario Mifid. Acronimo di Markets in Financial Instruments Directive, il Mifid è l’insieme dei requisiti e delle regole che sono state introdotte con la Direttiva UE 2014/65, al fine di assicurare agli investitori il massimo della trasparenza nel momento in cui questi decidono di investire in uno dei prodotti finanziari proposti dalla banca.
Il questionario consiste in una serie di domande, modulate sulla base del contenuto della direttiva appena richiamata, che la banca ti sottopone allo scopo di individuare meglio il prodotto finanziario da proporti.
Sebbene la direttiva non sia stata ancora applicata in Italia, questa si rivela essere utile anche per i risparmiatori italiani come te, dato che ha come obiettivo la garanzia di una maggior efficienza nell’erogazione dei servizi finanziari ed il guadagno di più quote di mercato.
Per farlo, si punta su due aspetti fondamentali:
- una maggiore trasparenza nel processo finanziario, indicando nel dettaglio i costi di investimento in termini assoluti e percentuali;
- una maggiore product governance, migliorando i criteri di profilazione del cliente e favorendo gli attori finanziari in grado di puntare sui servizi superiori ed efficienti.
Tramite il questionario Mifid, quindi, viene determinato uno scambio di informazioni che va a vantaggio degli istituti di credito e degli investitori stessi, poiché i primi hanno l’opportunità di fornire investimenti più adeguati alle varie categorie di cliente e i secondi hanno una maggiore consapevolezza sui costi nonché sulle modalità di erogazione del prodotto finanziario a cui sono interessati.
I Profili del Questionario Mifid

Punto cardine del questionario Mifid è rappresentato dalla tua profilazione in qualità di cliente, ossia l’individuazione della tua capacità di affrontare i rischi legati all’investimento. Del resto, non si può affermare che ci sia un profilo di rischio valido per tutti gli investitori, poiché ogni soggetto ha obiettivi ed esigenze differenti ed è propenso diversamente ad affrontare eventuali perdite.
Pertanto, con il questionario Mifid, la banca cerca di classificarti in uno dei profili diversi che sono stati delineati per promuoverti delle offerte che siano mirate ed adeguate alle tue caratteristiche di investitore. Sono previsti quattro profili di rischio a seconda del tuo livello di tolleranza alle eventuali perdite generate dall’investimento:
profilo basso (tolleranza del 5% delle perdite annuali);
profilo moderato (tolleranza tra il 6% e il 15% delle perdite annuali);
profilo elevato (tolleranza tra il 16% e il 25% delle perdite annuali);
profilo molto elevato (tolleranza superiore al 25% delle perdite annuali).
Per la profilazione del cliente, oltre alla tolleranza del rischio, il questionario Mifid pone l’attenzione anche su altri due aspetti, che sono rappresentati dalla tua conoscenza della materia finanziaria e la tua capacità economica a sostenere concretamente le potenziali perdite. Tali informazioni vengono recepite attraverso una prima fase di controllo preventivo e una seconda fase di controllo continuo, svolto durante tutta la durata dell’investimento.
Il Test di Adeguatezza
Il test di adeguatezza del questionario Mifid prevede che ti vengano proposte alcune domande, da effettuarsi obbligatoriamente in occasione di una consulenza finanziaria. Tali quesiti sono destinati a capire le tue esigenze ed i tuoi obiettivi come risparmiatore nonché l’ammontare del tuo patrimonio e, soprattutto, il tuo livello di conoscenza ed esperienza nel campo finanziario.
In altri termini, il test di adeguatezza è lo strumento volto a verificare che l’investimento proposto sia allineato con i tuoi reali obiettivi di investitore.
Infatti, laddove dal test di adeguatezza dovesse emergere una competenza finanziaria bassa e limitata, la banca erogatrice sarebbe tenuta a porre la massima attenzione affinché ti venissero fornite tutte le informazioni necessarie a garantire la dovuta trasparenza e, soprattutto, venissero venduti i prodotti caratterizzati da un livello di rischio minore.
Il Test di Appropriatezza
Il questionario Mifid presenta anche una serie di domande destinate ad una valutazione dell’appropriatezza del tuo investimento. Questo test è necessario soprattutto nella gestione autonoma delle transazioni su strumenti finanziari. I quesiti sono volti ad appurare che tu abbia compreso fino in fondo la complessità di un’operazione finanziaria, ma soprattutto i rischi a cui questa ti può esporre.
Come Compilare il Questionario Mifid

Puoi procedere alla compilazione del questionario Mifid in banca, recandoti fisicamente presso la tua filiale di fiducia, o attraverso i servizi digitali, collegandoti alla tua pagina di home banking personale.
Il mio consiglio è quello di compilare personalmente il questionario oppure sederti alla scrivania del tuo consulente verificando che quest’ultimo indichi correttamente le risposte che fornisci.
In ogni caso, non c’è bisogno che ci sia continuità con un questionario eventualmente già compilato in precedenza, anche perché, per non avere sorprese, è sempre opportuno mantenersi su un livello di conoscenza bassa del settore finanziario in modo da non essere esposti a rischi eccessivi o che magari non saranno corrispondenti alla tua reale situazione. Tieni presente, tuttavia, che in questo caso molti prodotti finanziari non potranno esserti venduti.
Esempio di Compilazione
Generalmente, il questionario Mifid riguarda tre ambiti in particolare:
- dati personali del cliente (età, professione, livello di istruzione, ecc.);
- situazione finanziaria (guadagni annui, fonti di reddito, debiti e crediti, patrimonio posseduto, ecc.);
- obiettivi dell’investimento (motivazione, propensione del rischio, periodo di tempo, se volto ad aumentare il capitale o ad effettuare delle speculazioni, ecc.).
Domande e Risposte

Qui di seguito troverai le risposte alle domande più comuni sull’argomento.
Compilare il Questionario Mifid è Obbligatorio?
Sì, la compilazione del questionario Mifid è obbligatoria, soprattutto se richiedi un’apposita consulenza prima di procedere a qualsiasi forma di investimento.
È Necessario Compilare il Questionario Mifid per Qualsiasi Prodotto Finanziario?
La compilazione del questionario Mifid non attiene tutti i prodotti finanziari a cui potresti avere accesso, ma solo per alcuni di essi. Nel dettaglio, sei tenuto a compilare il questionario per:
- Fondi di investimento;
- Azioni;
- Obbligazioni;
- Fondi derivati;
- CFD.
Rimangono esclusi i prestiti, i depositi e i prodotti assicurativi di cui sei titolare.
Cosa fare se il Questionario Mifid è Scaduto?
Se hai già compilato il questionario Mifid in passato e questo è scaduto, devi provvedere a un suo aggiornamento recandoti in banca o collegandoti sull’account relativo al prodotto finanziario che hai acquistato.
Come accennato, non è necessario che tra i questionari ci sia alcuna continuità; pertanto, al momento della scadenza puoi procedere direttamente a una nuova compilazione inserendo informazioni oneste e attuali.
Conclusioni

Che le banche non siano proprio trasparenti e siano disposte a tutto quando si parla di soldi è risaputo, è sufficiente leggere il bel libro di Bradley Birkenfeld, disponibile anche in italiano, “Il banchiere di Lucifero” per scoprire fin dove possono arrivare…
Quando vieni chiamato a compilare un modulo oppure a firmare un documento, infatti, c’è sempre il dubbio che lo strumento proposto dalla banca per tutelare il cliente finisca, invece, per tutelare proprio l’istituto di credito.
Il consiglio che posso darti e di riempire il modulo inserendo dati veritieri ed anche un po’ conservativi, anche se questo ti porterà a non poter acquistare alcuni prodotti finanziari che ti sembravano allettanti.
Come spesso accade, infatti, non ci sono scorciatoie: se vuoi investire in maniera consapevole devi rimboccarti le maniche, studiare ed informarti, nel tentativo di capire i prodotti finanziari che ti vengono proposti oppure che possono essere disponibili per aumentare il rendimento dei tuoi amati risparmi.
Anche con tutto lo studio e la preparazione del mondo, però, non avrai mai certezze: nessuno ha la sfera di cristallo e la sicurezza assoluta di non sbagliare mai.
In bocca al lupo!