“E’ la mente che ti fa essere buono o cattivo, che ti rende misero o felice, ricco o povero.”
Edmund Spenser
Il Rapporto Mondiale sulla Felicità (The World Happiness Report), che classifica 156 Paesi in base al fatto che i loro abitanti ritengano di essere felici o meno, afferma che oltre 220 milioni di bambini ed 1 milione di adulti soffrono di ansia, depressione e disturbi del comportamento.
Non è esattamente quello che si aspetta di sapere chiunque voglia realizzare il desiderio di vedere una moltitudine di persone serene in un pianeta colmo di felicità!
Quindi come possiamo passare dall’essere ansiosi e depressi all’essere felici e sereni?
Il Rapporto Mondiale sulla Felicità afferma che il miglior modo per stabilire se un bambino diventerà un adulto sereno e soddisfatto è garantendogli una buona salute emotiva durante l’infanzia: bambini felici, porteranno ad adulti felici e ad un pianeta felice…
Da cosa dipende la felicità’?

Diciamo che, in base a studi effettuati, il nostro essere predisposti alla felicità è per il 50% di origine genetica: sono i nostri geni che ti portano a vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto determinando il tuo essere felice o meno.
Puoi pensare che ogni giorno sia bello, anche quando piove, perché sai che dopo ogni pioggia arriverà il sereno, semplicemente perché sei ottimista. Oppure puoi essere la persona che tende sempre a vedere il lato negativo di ogni cosa, che anche quando c’è il sole pensa unicamente al fatto che sta sudando oltremodo…
Considerando che solo il 50% dipende dalla genetica, sarai contenta di sapere che tu puoi controllare il restante 50%! 🤩
Significa che hai la possibilità di modificare la tua percezione ed il punto di vista di ciò che fai. Tu hai sicuramente la possibilità di creare il tuo stato di felicità, perché non scaturisce da ciò che capita attorno a te, ma dipende unicamente da te! Possiedi sicuramente il potenziale necessario per essere felice, si tratta di un meccanismo che va semplicemente attivato!
Così come ci si può allenare per migliorare il proprio aspetto fisico o decidere di iniziare una dieta sana ed equilibrata per ritrovare il proprio peso forma, allo stesso modo è possibile allenarsi per essere felici.
Niente di quello che capita al di fuori di te potrà mutare il tuo stato dell’essere in maniera permanente.
Diversi studi affermano che la tua felicità a lungo termine non è in alcun modo influenzata da ciò che ti capita. Poniamo il caso che tu vinca alla lotteria! Sarebbe grandioso, vero? Potresti comprarti una nuova casa, una nuova auto, potresti smettere di lavorare… Ma poi, terminata l’euforia dei primi momenti, torneresti ad essere esattamente come eri prima, il tuo bicchiere sarebbe sempre lo stesso: mezzo pieno o mezzo vuoto.
E se accadesse un tragico incidente, come potrebbe impattare sulla tua vita?
Dipende.
La tua felicità non può essere influenzata dall’esterno
A tale proposito ti voglio raccontare la storia di mio zio Velter. Mio zio era una persona attivissima e capace di fare di tutto. La cosa che gli piaceva fare di più in assoluto era ballare. Mi raccontava sempre che ogni occasione per lui era buona per festeggiare e ballare, soprattutto le danze folcloristiche romagnole!
All’età di 20 anni ebbe un terribile incidente sul lavoro, che cambio tragicamente la sua vita.
Durante un’afosa giornata d’agosto, il trattore sul quale stava lavorando rotolò su se stesso e lo schiacciò. A quell’epoca il telefono non era ancora arrivato nelle campagne, ragion per cui l’unico modo per trasportarlo in ospedale fu quello di utilizzare l’auto di famiglia. Quando finalmente arrivarono all’ospedale di zona, non era in grado né di parlare né di muoversi. Secondo il Primario non ci sarebbero state speranze per lui, per cui non sarebbe nemmeno valsa la pena di ricoverarlo… A quel punto l’unica cosa che mio zio riuscì a fare fu quella di alzare un dito della mano, facendo così capire che non era ancora morto!
Fu sottoposto a diversi interventi chirurgici, tentò riabilitazioni di tutti i tipi ed infine giunse il responso dei medici: non sarebbe più stato in grado di camminare con le proprie gambe. Fu terribile. Puoi immaginarlo? In un primo momento fu quasi tentato di suicidarsi. Passò due terribili mesi all’ospedale di Milano. Poi durante un piovoso e grigio giorno di maggio, in preda ad una crisi esistenziale terrificante, diresse la sedia a rotelle dentro un ascensore, scese di mezzo piano e lo bloccò. “Da qui uscirò vivo o morto!” si disse scoppiando in lacrime.
Ripensando alla sua infanzia, prese una decisione molto importante: decise che sarebbe tornato il VELTER CHE ERA PRIMA! Ebbe chiaro che “da quell’ascensore, come da un enorme feto, sarebbe stato concepito una seconda volta, neonato con carrozzina ma pur sempre vivo e vegeto” e che avrebbe vissuto la sua vita pienamente, apprezzando tutto il bello che lo avrebbe circondato da lì in avanti.
Ed il bello arrivò, conobbe mia zia ed insieme vissero una delle più belle storie d’amore che abbia mai visto.
Il fatto di essere sulla sedia a rotelle non gli impedì di fare nulla: andava ovunque ed era in grado di creare di tutto. Una gran parte dei mobili di casa li costruì lui! Era veramente una persona fantastica! Da questo si può ben affermare che la tua felicità non può essere influenzata dall’esterno ma sempre e solamente da te!
La felicità risiede dentro ognuno di noi e dipende solo ed unicamente da noi il fatto di poterne usufruire.
Descriviamo la felicità

Quando pensi alla felicità prova ad immaginarti una spiaggia.
La tua vita è rappresentata da questa bellissima spiaggia di sabbia bianca e finissima. L’oceano che la lambisce raffigura le tue emozioni e gli stati dell’essere. La felicità è racchiusa dentro quell’oceano e non ti abbandona mai. Immagina di essere seduta sulla sabbia e di sentire le onde che dolcemente lambiscono i tuoi piedi. La onde non sono mai le stesse proprio come le nostre emozioni.
Certe onde sono burrascose e impetuose proprio come il nostro dolore o la nostra rabbia. In altri casi le onde sembrano inesistenti, quasi immobili, come quelle giornate in cui si è colti dalla fiacca e non si ha voglia di fare nulla. Poi arriva anche il giorno perfetto, quello in cui le onde ti coccolano teneramente portando con se una meravigliosa sensazione di felicità.
Come si raggiunge la felicità?

Teresa Amabile, professoressa presso la Harvard Business School, ha condotto uno studio in cui ha analizzato come le persone vivono la vita di tutti i giorni.
Attraverso tale studio ha individuato un modello secondo il quale l‘effetto negativo prodotto da un fallimento, è più del doppio dell’effetto positivo prodotto dall’ottenimento di un trionfo. La stessa cosa vale per il denaro: percepiamo molto peggio il fatto di perdere denaro rispetto alla felicità di guadagnare lo stesso ammontare.
Perché esiste questa asimmetria emozionale?
L’essere umano ha sviluppato un pregiudizio negativo che impone alla mente di essere attratta da informazioni spiacevoli o potenzialmente minacciose. Tutto questo andava benissimo quando ci si trovava a dover combattere per la propria sopravvivenza… Tuttavia influenza ogni giorno il modo in cui percepiamo la vita.
Il cervello vuole fare in modo che tu sopravviva, ma non che tu sopravviva felicemente!
Per cui non è strano che tu ti senta triste, in ansia… Di fatto sei stata “programmata” così!
Tuttavia la maggior parte di noi vorrebbe la felicità, vorrebbe vivere una vita piena di soddisfazioni.
Posto che non è possibile essere felici senza trovarsi a vivere momenti di ansia e preoccupazione, è vero anche che puoi coltivare la felicità.
La felicità è un’abilità che hai il potere di allenare. Ci sono molti esercizi che potresti fare ogni giorno.
Per cui per poter creare l’onda perfetta e raggiungere così la felicità, potresti allenarti mantenendo ogni giorno tre PROMESSE.
Promettiti di praticare la gratitudine

La prima cosa da fare per coltivare la nostra felicità è quella di praticare la gratitudine.
Perché praticare la gratitudine?
Perché eleva le tue vibrazioni energetiche e produce emozioni che sono essenziali per ottenere ciò che tu desideri raggiungere nella tua vita. Ricorda: dove tu poni la tua attenzione, indirizzi la tua energia.
Citando Jane Ransome: “Quando entri in contatto con la gratitudine, entri in contatto con la neuroplasticità. Fintanto che continuerai a praticare la gratitudine, questo nuovo modo di vedere e di sentire si tramuteranno nella tua memoria a lungo termine.”.
La neuroplasticità rappresenta la capacità del cervello di modificare la propria struttura di fronte all’insorgere di determinate esperienze.
Questo significa che puoi riprogrammare il tuo cervello, il tuo corpo e le tue reazioni energetiche praticando la gratitudine.
Sarà come allenare un muscolo. La gratitudine non è una positività forzata. È un’emozione molto forte data dall’ottenimento di ciò che desideriamo e dal fatto che ci viene concesso gratuitamente.
Possiamo allenarci alla gratitudine ogni giorno.
“Il modo di pensare e l’emozione cambiano lo stato dell’essere”
Joe Dispenza
È con il pensiero ed il sentimento di gratitudine che possiamo cominciare a costruire una nuova realtà.
Ricorda che non è la felicità a renderci grati, bensì è la gratitudine a renderci felici.
Cogli le opportunità
La chiave per essere felice è che bisogna vivere in maniera grata.
Come?
Devi diventare consapevole che ogni momento, con tutte le opportunità in esso contenute, è regalato. Il regalo è l’opportunità insita in questo momento. Poi sta a te avvalerti di questa occasione o meno.
Qual è il modo per vivere nella gratitudine?
Trova un momento durante la giornata in cui fare un elenco delle cose per le quali sei grata.
Ci sono giorni in cui sarà difficile trovare qualcosa… Ma sforzati. Le opportunità arrivano quando meno te lo aspetti. Si tratta solo di vederle.
Ogni giorno devi essere grata delle cose belle che ti capitano.
Ieri mi trovavo a leggere in giardino, una gradevole brezza coccolava tutta la famiglia. Ad un certo punto ho visto le foglie del mio ulivo che si stagliavano su un meraviglioso cielo blu, senza nemmeno una nuvola. In quel momento mi sono sentita felice ed ho ringraziato per questo piccolo fantastico momento che mi era stato concesso di vivere.
Ringrazia per il bacio che tua figlia ti ha donato, per l’abbraccio del tuo compagno o anche per la squisita fetta di torta della nonna che hai mangiato!
La cosa importante è essere specifici.
Invece di affermare: “Sono contenta per le mie due figlie!”, per avere un effetto dirompente e poter moltiplicare i benefici bisognerebbe dire: “Sono grata per gli splendidi occhi azzurri con cui mi guarda mia figlia e per l’entusiasmo che mette quando giochiamo a palla insieme.” … “Sono veramente contenta quando mia suocera mi prepara i cappelletti in brodo!” … “Sono soddisfatta per come si sente la mia schiena tutte le volte che pratico lo yoga, mi fa sentire viva!”.
Fermati, guarda e agisci
Potresti utilizzare anche questo metodo. Hai presente quando da piccola ti hanno insegnato ad attraversare la strada? La mamma diceva: “Fermati. Guarda a destra e a sinistra. Poi riparti!”
Per trovare le opportunità e praticare la gratitudine puoi utilizzare questo piccolo metodo.
Di solito siamo abituati a correre e così ci perdiamo le occasioni. Quindi per prima cosa fermati. Poi osserva, guardati intorno: apri tutti i tuoi sensi e goditi quello che ti è dato.
In seguito agisci in base all’opportunità che ti si è posta di fronte.
Si tratta di un metodo potente che cambia la tua consapevolezza.
“Vivrò questo giorno come fosse l’ultimo. Questo giorno è tutto quanto posseggo, e queste ore sono adesso la mia eternità. Saluto quest’alba con grida di gioia come un prigioniero cui è stata risparmiata la morte. Leverò le braccia ringraziando per l’inestimabile dono di un nuovo giorno. E ancora, mi batterò il petto con gratitudine pensando a tutti quelli che hanno salutato l’alba di ieri e che oggi non sono più tra i vivi. Sono davvero un uomo fortunato, e le ore di oggi altro non sono che un premio, immeritato.”
Og Mandino
Prometti di muovere il tuo corpo

Molte ricerche scientifiche mostrano come sia sufficiente muovere il tuo corpo per almeno 20 minuti al giorno per incrementare la tua felicità, essere più svegli e concentrati.
So che molte volte non hai voglia di muoverti, ma se vuoi essere più felice devi farlo!
Volendo mantenere l’analogia con la spiaggia, muoversi è come quando ci si deve buttare in acqua, ma si è talmente accaldati che l’acqua risulta esageratamente frizzante. Così si tituba e si rimane solamente con i piedi a mollo evitando di buttarsi… si resiste e si rimane lì impalati… In realtà se ti decidi e ti lasci andare quando arrivi in acqua la sensazione è fantastica ed il freddo scompare immediatamente quasi del tutto.
Semplicemente vai! inizia a muoverti. Bastano veramente 20 minuti al giorno!
A questo proposito vorrei proporti la regola dell’autore e relatore motivazionale Robin Sharma: la regola del 20-20-20.
In base a questa regola per iniziare la giornata in maniera intelligente sarebbe molto utile:
- Alzarsi presto (Robin ha fondato il club delle “5 del mattino”. Io non riesco ad alzarmi a quell’ora, normalmente mi sveglio alle 6 del mattino.);
- Dedicare i primi 20 minuti all’esercizio fisico;
- Trascorrere i secondi 20 minuti per rivedere i tuoi obiettivi ed il tuo piano giornaliero;
- Infine utilizza i restanti 20 minuti per leggere qualcosa di stimolante o per ascoltare audiolibri in maniera tale da migliorare ogni giorno te stessa.
Prometti di dare importanza alle relazioni

E’ stata condotta una ricerca per definire cosa possa determinare la longevità di una persona. Dalla ricerca è emerso che sono le relazioni fra le persone a fare in modo che si viva più a lungo.
La psicologa Susan Pinker, afferma che nella longevità delle persone i geni hanno un’influenza solo del 25%. Per il restante 75%, ciò che conta è rappresentato dallo stile di vita.
Cosa serve per vivere 100 anni ed essere felici?
Analizzando uno dei paesi definiti come area demografica in cui la speranza di vita è notevolmente più lunga della media mondiale (“blue zone”), Villagrande in Sardegna, emerge che ciò che caratterizza gli abitanti è la presenza di una forte coesione sociale.
L’isolamento sociale è il vero rischio della salute pubblica dei nostri tempi.
A Villagrande le persone vivono circondate dalle loro famiglie, che li rispettano, li amano e si prendono cura di loro con affetto. Il loro legame è forte. Sono circondati da amici, famiglie allargate, non sono lasciati a vivere una vita solitaria. Questo diversamente da tutto il mondo sviluppato, in cui le persone hanno sicuramente una cara e premurosa famiglia, ma magari in un’altra città.
Da un’altra ricerca svolta su un campione di persone di mezza età, è emerso che i principali predittori di una lunga vita felice sono due elementi che caratterizzano la vita sociale:
Le relazioni strette. Quando si parla di relazioni strette si intendono le persone che puoi chiamare quando hai bisogno. Le persone che possono contattare il medico per tuo conto in caso di necessità, l’amica che può essere chiamata alle 4 del mattino se hai un problema esistenziale.
L’integrazione sociale. Con quante persone interagisci? Giochi a carte? Partecipi ad un club di lettura? Fai parte di una comunità? E’ molto importante appartenere ad una comunità, fra cui trova grande importanza anche la famiglia. Magari il tuo matrimonio funziona alla grande e sei soddisfatta della tua famiglia, ma non hai amiche con cui confrontarti…

E’ chiaro, quindi, che avere amici predispone maggiormente alla felicità.
A volte si ha sicuramente la necessità di restare soli, ma “in spiaggia” si starà meglio in compagnia. Gli amici vanno sicuramente coltivati. A volte capita di frequentare persone anche solo per un periodo breve. Dipende magari dal fatto che i propri figli sono iscritti alla stessa scuola o praticano uno sport comune. Poi magari questi amici ci lasciano, non per una nostra mancanza, semplicemente perché cambia il contesto o per una modifica nelle nostre vite.
Comunque non sono necessarie tonnellate di amici, ne bastano anche solo un paio su cui contare o da chiamare nei momenti di sconforto che ci capitano.
Cura le amicizie
Il contatto con le persone faccia a faccia rilascia una cascata di neuro-trasmettitori che ti proteggono nel presente: favoriscono la fiducia negli altri, riducono lo stress, alleviano il dolore e inducono piacere e felicità!
Il semplice contatto visivo, stringersi le mani, battere il cinque, sono azioni sufficienti a rilasciare ossitocina, che incrementa il livello di fiducia e abbassa il livello di cortisolo, e dopamina che elimina il dolore.
Se ti mancano anche solo un paio di amici e non appartieni a nessuna comunità, ti sentirai triste e il tuo morale sarà a terra. Sarà come trovarti in spiaggia in una grigia giornata d’inverno.
Qualche giorno fa mi è capitato di sentirmi giù di morale, apparentemente senza motivo, avevo bisogno di sentire una voce amica che mi facesse ritrovare un po’ di sole… Mi è bastato alzare il telefono e chiamare Stefania per sentirmi subito meglio!

Come va il rapporto con i tuoi amici? Da quanto tempo non ti metti in contatto con loro?
Vorrei che facessi una qualche valutazione in merito. Se ti mancano amici e non appartieni ad una comunità perché pensi di essere troppo occupata e di non avere tempo, probabilmente ti stai isolando. Per questo è necessario creare connessioni in quell’area della tua vita. Sicuramente prendere in mano il telefono e chiamare immediatamente qualcuno è la cosa più facile da fare.
Oppure potresti cominciare facendo qualcosa di gentile per gli altri.
Pensa alla tua comunità, ad un amico, alla famiglia e fai qualcosa di gentile per loro: scrivi un messaggio dicendo loro quanto li apprezzi, fai un regalo. E’ facile e contribuisce a creare un’onda di felicità enorme! Comportarsi in maniera gentile e fare buone azioni o gesti cordiali nei confronti di qualcuno legato a te, sicuramente contribuisce molto di più delle altre due promesse alla costruzione dell’onda perfetta di felicità.
Se farai diventare tutto questo una salutare abitudine, potrà avere effetti meravigliosi sulla tua vita.
In base a numerosi studi, avere una relazione che funzione è molto più importante che esercitarsi o seguire una buona dieta.
In uno studio svolto dalla Harvard University iniziato nel 1938, alcuni ricercatori hanno seguito oltre 700 persone per capire ciò che li avrebbe resi prosperi. Seguirono i partecipanti per decenni e nel 2012 arrivò il risultato: scoprirono che la felicità non derivava dalla ricchezza, dalla fama o dal fatto di lavorare duramente, bensì derivava dalle relazioni.
Perciò se vuoi creare la tua felicità inizia da qui.
Ricorda che la felicità vive dentro di te. La tua vita è quella splendida spiaggia e la felicità è sempre nell’oceano. Tu possiedi le capacità e l’abilità di creare le onde perfette e puoi affrontare con coraggio qualunque tipo di onda.
In questo articolo ho voluto dare qualche piccolo suggerimento in maniera tale da poterti aiutare a ritrovare la spiaggia soleggiata dalle onde perfette.
Comunque sia, le giornate burrascose o di crisi esistenziale ci saranno, non bisogna preoccuparsene, è tutto normale. La felicità va e viene, come è normale che sia ma comunque ti attende in ogni momento.
Altrettanto normale è il fatto di sentirsi infelici. D’altronde come potremmo apprezzare una giornata di sole se non avessimo mai la pioggia?
Bisogna aver chiare queste tre parole: “Anche questo passerà.”.
E quando accadrà saremo pronti per apprezzare pienamente tutte le meraviglie che ci circondano e ci rendono felici e che magari possono comparire quando meno ce lo aspettiamo.
“Riderò al mondo. Perché tutte le cose del mondo in verità passeranno. Quando avrò il cuore pesante di tristezza mi consolerò al pensiero che anche questo passerà…”
Og Mandino
