“Se non trovi un modo per fare soldi mentre dormi, lavorerai fino alla morte.”
Warren Buffett
Cos’è una rendita passiva?
Una rendita passiva è un’entrata finanziaria decorrelata dal tempo impiegato. In pratica guadagni soldi senza essere direttamente coinvolto nel processo, senza utilizzare, in maniera più o meno direttamente proporzionale, il tuo tempo.
C’è maniera migliore di fare soldi?
Normalmente, infatti, l’equazione per la quale ognuno di noi è portato a pensare quando intende guadagnare qualche soldo, è quella di impiegare il proprio tempo per svolgere una qualche mansione, scambiando il proprio tempo per denaro.
GUADAGNO = ORE LAVORATE x EURO ALL’ORA
Non a caso, infatti, quando le persone necessitano di un reddito aggiuntivo pensano subito ad un lavoretto extra, oppure a fare un po’ di straordinario.
Una rendita passiva, invece, arriva nelle tue tasche a prescindere da quello che stai facendo: mentre stai dormendo, mentre sei in vacanza con la tua famiglia, oppure mentre guadagni altri soldi svolgendo una qualsiasi mansione.
La maniera migliore per crearsi un reddito extra, infatti, non è lavorando di più, continuando a scambiare tempo per soldi, ma cercando di crearsi una rendita passiva, un flusso di cassa che arriva comunque nelle nostre tasche, a prescindere dal fatto che stiamo lavorando o meno. Nessun miracolo, nessuna formula magica per arricchirsi con rapidità, bensì duro lavoro iniziale (non retribuito) oppure soldi investiti che generano una rendita.
Inoltre, passivo non vuol dire non coinvolto. Anche quando la “tua gallina dalle uova d’oro” produrrà i suoi frutti, dovrai continuare a nutrirla e ad assicurarti che rimanga in perfetta salute. Ad esempio, se possiedi un appartamento in affitto, per continuare a godere della rendita passiva che produce, dovrai mantenerlo regolarmente occupato ed eseguire la manutenzione del caso.
Solo creando rendite passive potrai gestire il tuo tempo come più ti aggrada e non dovrai “lavorare fino alla morte”.
Ma quali sono le tue migliori opportunità?
Leggi tutto l’articolo fino alla fine e lo scoprirai. Buona lettura!
Come creare una rendita passiva

Tipicamente puoi crearti una rendita passiva investendo tempo (o denaro) nel comprare (o creare) un’attività. Approfondisci l’argomento specifico e la differenza tra attività e passività.
Un’attività può essere rappresentata da un immobile a rendita, da proventi ricevuti da un business dove non sei direttamente coinvolto, oppure da un investimento finanziario che genera cedole o dividendi.
In rete troverai tantissimi modi creativi per crearti una rendita passiva. Senza fare sogni ad occhi aperti questi che seguono sono, a mio avviso, le tue migliori opportunità.
Investire in immobili

Puoi investire in immobili in tanti modi ma, per quel che mi riguarda, puoi ricavare una rendita passiva solamente locandoli.
Il flipping immobiliare (acquistare abitazioni allo scopo di rivenderle, magari dopo averle ristrutturate) non è assolutamente una rendita passiva ma un lavoro vero e proprio. Infatti, se smetti di acquistare e rivendere, si interrompe anche il guadagno che ne deriva.
A mio avviso questo tipo di rendita è molto appetibile, in quanto possiede l’elemento essenziale del controllo.
L’immobile è tuo e nessuno può portartelo via, mal che vada dovrai gestire qualche situazione di morosità ma il rendimento che programmerai di ricevere sarà, grosso modo, quanto effettivamente riscuoterai.
PRO – Oltre a creare una rendita passiva, investire in immobili da reddito crea anche valore. A conti fatti si possono ottenere, in maniera certa e programmata e non influenzata da fattori esterni, rendimenti molto elevati.
CONTRO – Ricavare rendimenti adeguati non è così facile. Se si vogliono fare le cose a modo occorre sapere cosa si sta facendo, studiando e documentandosi a dovere. Se hai bisogno di aiuto su questo particolare aspetto contattami, sono a disposizione.
Puoi approfondire questa specifica rendita passiva leggendo come vivere di rendita con gli affitti, investire in immobili oppure scoprire quanto resta veramente dal tuo affitto lordo, pagate spese e tasse.
Se, invece, sei già convinto di questa asset class, puoi visionare subito uno dei nostri appartamenti già a reddito, un’entrata passiva sin dal primo giorno.
Investire in Bitcoin

Anche Bitcoin può portare nelle tue tasche una rendita. È possibile, infatti, prestarlo ad istituzioni finanziarie che ti riconosceranno un interesse. Potenzialmente puoi utilizzare tantissime diverse criptovalute ma per me, almeno per il momento, esiste solo Bitcoin.
Il motivo è semplice e voglio spiegartelo con un esempio.
Negli Stati Uniti all’inizio del ‘900 c’erano circa 240 costruttori di automobili. Già negli anni ’30 il loro numero era calato drasticamente ed oggi forse ne sono rimasti due o tre, non di più. Considera questo ipotetico mercato come fosse quello delle criptovalute. Pensa a quanto rischio è presente… quante cripto potrebbero non esistere più in futuro?
PRO – Mettendo a reddito i tuoi Bitcoin ricevendo un interesse pagato anch’esso in Bitcoin, otterrai una rendita passiva che, potenzialmente, sarà sempre più elevata in quanto la quotazione di questa criptovaluta molto probabilmente è destinata a salire in futuro. Personalmente sfrutto questa opportunità utilizzando una particolare carta di debito che mi consente di risparmiare su tutte le mie spese, ricevendo un cash-back in criptovaluta, e contestualmente di investire i miei Bitcoin al 6,50%. È possibile diventare cliente di questa società solamente su invito. Segui questo link per diventare subito cliente ricevendo anche 25 dollari di bonus di benvenuto. Diversamente, se non sei ancora convinto e vuoi saperne di più, puoi leggere l’articolo che ho scritto su Crypto.com.
CONTRO – Anche questa tipologia di entrata passiva, alla stregua di una cedola o di un dividendo, sarà completamente passiva ma mancherà di un importante elemento: il controllo. Quando avrai prestato i tuoi Bitcoin a questi soggetti, infatti, non sarà più tuo e subirai il famoso “rischio di controparte”. Cioè, potenzialmente, potresti perdere tutto se queste società finissero in bancarotta oppure tenessero comportamenti illeciti. Quindi, anche se sono più che convinto che sia saggio avere una certa esposizione in Bitcoin, non “mettere tutte le tue uova in questo paniere”.
Investire in azioni (che pagano un dividendo)

Il dividendo è un pagamento in contanti, relativo ad una quota degli utili prodotti in un determinato periodo, che viene pagato dalla società ai suoi azionisti, in maniera direttamente proporzionale alle azioni possedute. Più azioni possiedi, più dividendi incasserai.
Ho specificato di investire in titoli azionari che pagano un dividendo perché questo permette di ricevere un dividendo ad intervalli regolari. Le società italiane, infatti, pagano una o due volte all’anno ma le società americane, ad esempio, pagano dividendi quattro volte l’anno, ogni tre mesi.
Molti investitori utilizzano un’altra tecnica per “pagarsi un dividendo” che ritengo discutibile, se non proprio sbagliata.
In pratica si auto-liquidano ad intervalli regolari, vendendo il numero di azioni necessarie, l’eventuale crescita di valore del loro investimento. Ad esempio immagina di aver acquistato un lotto di azioni a 1.000 euro e, dopo tre mesi, sono salite a 1.200 euro. Per pagarti il dividendo non dovrai far altro che vendere il numero di azioni necessarie per riportare il tuo investimento al valore iniziale di 1.000 euro.
Così facendo riduci sempre più la tua esposizione, ragionando in modo diametralmente opposto a quanto dovrebbe invece essere: se un investimento va bene, lo si mantiene, non lo si riduce.
PRO – Investire in titoli azionari che pagano un dividendo permette sicuramente di avere una rendita super-passiva. Dopo aver acquistato i tuoi titoli, infatti, non dovrai far altro che contare i soldi che la società ti pagherà ad intervalli regolari.
CONTRO – Il principale difetto di questo tipo di investimento è la mancanza di controllo. Se la società non pagherà il dividendo quest’anno perché decide di investire altrove questa disponibilità economica, puoi evitarlo in qualche modo? Inoltre, scegliere le migliori società su cui investire non è cosa di poco conto. Molte aziende pagano dividendi sproporzionati ai loro reali margini e visionare i bilanci per rendersi conto della loro solidità reddituale non è così facile. Se hai bisogno di aiuto contattami, sono a disposizione.
Investire in obbligazioni o titoli di Stato

Investire in questo tipo di securities permette di ricevere, ad intervalli regolari, delle cedole calcolate sulla base del tasso di interesse previsto.
Il tasso nominale non ha grande importanza perché, se superiore al tasso di mercato, dovrai pagare il titolo “sopra la pari” e cioè ad un valore superiore al valore nominale dell’investimento stesso. In pratica pagherai anticipatamente al venditore tutto l’interesse in più, rispetto allo standard di mercato, nel momento in cui acquisterai lo strumento.
Un altro aspetto che influenza l’interesse erogato è la rischiosità dell’investimento stesso. Un’obbligazione della “Cani Stracci Oil” pagherà un interesse certamente maggiore di quanto non farà, ad esempio, la Banca Mondiale.
Una strategia spesso utilizzata dagli investitori obbligazionari è realizzare un portafoglio titoli che maturano in diversi periodi (con differenti scadenze). In questo modo ridurrai il rischio associato al reinvestimento dei tuoi soldi, mediando il tasso d’interesse che puoi percepire in quel determinato momento.
Nella “madre di tutte le bolle” in cui attualmente ci troviamo penso che investire in obbligazioni sia alquanto rischioso perché, se vuoi evitare il tasso negativo (ma si può anche solo pensare di ricevere un tasso negativo?!?), dovrai assumerti un rischio maggiore.
PRO – Anche l’investimento in obbligazioni o titoli di Stato rappresenta un’entrata passiva tanto quanto l’investimento in titoli azionari da dividendo: comprato il bond non dovrai far altro che attendere il giorno del pagamento della cedola per incassare quanto dovuto.
CONTRO – Il principale difetto di questo tipo di investimento è la possibilità che finisca in default, cioè non mantenga la promessa di pagamento prevista. Non soltanto per quanto concerne la cedola ma purtroppo anche per quanto concerne il tuo investimento.
Inoltre, anche se cercherai di investire in società molto sicure, la possibilità di perdere soldi sarà comunque possibile: Lehman Brothers era giudicata così sicura di finire nell’elenco delle obbligazioni consigliate dall’ABI stessa, “obbligazioni a basso rendimento ma basso rischio”. Immagino che tu sappia benissimo com’è finita.
Creare o acquistare un business

Con buona probabilità, creare o acquistare un’attività rappresenta la maniera migliore per ottenere una rendita passiva. Diversamente dal lavoro dipendente, infatti, possedere un business ti darà la possibilità di aumentare il tuo reddito a prescindere dal grado di sforzo che applicherai.
Non voglio dire che devi fare il lavativo oppure che, a prescindere dal tuo impegno, otterrai risultati miracolosi solamente perché hai aperto un’attività. Quello che intendo è che se lavori 10 ore e guadagni 100 euro con un’attività e la giusta dose di ingegno potrai guadagnare, dopo aver applicato qualche modifica operativa, 200 euro in 10 ore oppure 100 euro in 2 ore.
Un business ti darà la possibilità, infatti, di uscire dalla formula di base che la maggioranza delle persone utilizza per guadagnare soldi.
PRO – I moltiplicatori che questa opportunità è in grado di generare non hanno eguali: se creerai l’attività giusta puoi diventare miliardario. Altro vantaggio non di poco conto è la difesa che questo tipo di entrata passiva possiede nei confronti dell’inflazione: in caso di forte aumento dei prezzi questa tipologia di entrata passiva sarà con tutta probabilità in grado di compensare gli aumenti, adeguandosi di conseguenza.
CONTRO – È estremamente difficile creare un business e, soprattutto, trasformarlo in una rendita passiva in quanto è molto facile finire fagocitati dall’attività aziendale, lavorando a tutti gli effetti. Quanti imprenditori lavorano come matti per tutta la vita invece che cercare di fare in modo che la loro attività si muova e prosperi senza di loro?
Creare una royalty

Le royalty sono particolari contratti che garantiscono al proprietario di un bene tangibile, o di una proprietà intellettuale, la ricezione di un pagamento per compensare il beneficio che un terzo ricava dall’uso della proprietà stessa. Nella quasi totalità dei casi si tratta di proprietà intellettuali come diritti d’autore, brevetti o marchi.
PRO – Creata la proprietà sulla quale vendere la licenza d’uso non si dovrà far altro che incassare il compenso relativo, molto spesso “vita natural durante”. Altro dettaglio da non trascurare è che questo tipo di entrata passiva è spesso facilmente scalabile.
CONTRO – È estremamente difficile e faticoso creare la proprietà intellettuale da sfruttare allo scopo: scrivere un libro, comporre una canzone oppure creare la sceneggiatura di un film non è certo roba di poco conto!
Investimenti frazionari

Quando penso a questo tipo di soluzione mi vengono subito in mente tutte quelle operazioni di crowdlending, come il crowdfunding immobiliare oppure il peer-to-peer lending che consentono, utilizzando particolari servizi, di prestare i propri soldi ad altri soggetti.
Il crowdfunding immobiliare ti consente di ricevere ottimi rendimenti, come se tu facessi operazioni di flipping immobiliare, ma lasciando fare il “lavoro sporco” a chi lo fa già di mestiere.
PRO – Sarai in grado di conseguire un rendimento superiore a quello che potresti reperire nei mercati finanziari, senza dover impazzire in ristrutturazioni, compravendite e simili.
CONTRO – Non mi risulta che si siano verificati episodi di default tuttavia tieni presente che, quando il mercato cambia direzione, i primi a saltare sono proprio i soggetti che comprano/costruiscono per rivendere.
Il peer-to-peer lending consente di prestare soldi ad altri individui utilizzando una piattaforma specifica che funge da intermediario. In questo modo puoi investire i tuoi risparmi ad un tasso d’interesse maggiore rispetto a quello di mercato. Il rischio di non venire pagati non è così lontano e, per mitigare il rischio, si prestano piccole somme a molti diversi soggetti.
PRO – Sarai in grado di conseguire un rendimento superiore a quello di mercato.
CONTRO – Il rischio di non venire pagati non è così lontano: per cercare di mitigare questo rischio i tuoi soldi vengono prestati a molti diversi soggetti.
Conclusioni

Non pensare che le rendite passive siano sistemi miracolosi per guadagnare soldi senza applicarsi: “passivo” non significa “non coinvolto”. Per creare una rendita passiva dovrai, necessariamente, investire il tuo tempo, il tuo denaro oppure entrambi.
Se vorrai vivere serenamente, senza problemi economici, felice e contento, in quanto la tua situazione migliorerà costantemente nel corso della tua vita, non puoi esimerti dal cercare di creare costantemente delle rendite passive, che sostengano il tuo stile di vita.
Se non lo hai già fatto leggi l’articolo che ho scritto sul fantastico libro di Robert Kiyosaki “Padre Ricco, Padre Povero”, ti darà le giuste prospettive.
In bocca al lupo!